Assegno unico per i figli da marzo 2022: tutto quello che c’è da sapere
L’assegno unico per i figli verrà erogato a partire da marzo 2022. Nei mesi scoperti di gennaio e febbraio verranno invece prorogati l’assegno ponte e gli assegni familiari attualmente in vigore.
Perché unico
Si tratterà di un’unica prestazione economica che andrà a rimpiazzare altre sei attuali misure erogate alle famiglie come le detrazioni Irpef sui figli a carico, gli assegni al nucleo per figli minori, gli assegni per le famiglie numerose, il Bonus Bebè, il premio alla nascita e il fondo natalità per le garanzie sui prestiti.
Scadenza delle domande
Le domande per ottenere il beneficio potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2021. Sono invece scaduti il 31 ottobre i termini per fare richiesta degli arretrati dell’assegno ponte, precedenti al 1° luglio 2021.
Chi può farne richiesta
L’assegno spetta alle famiglie che hanno un figlio a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno d’età. I requisiti fondamentali per potervi accedere sono la soglia di reddito non superiore a 50mila euro, essere cittadini/e italiani/e o di uno Stato membro dell’Unione europea (o familiare titolare del diritto di soggiorno), essere cittadino/a di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale. Bisogna inoltre essere soggetto/a al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia, essere domiciliato/a o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età; ancora, bisogna essere residente in Italia da almeno 2 anni (anche non continuativi) oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
A partire da marzo 2022 l’assegno verrà esteso ai lavoratori dipendenti perché per ora spetta a lavoratori autonomi e disoccupati. A partire dal 1 luglio fino al 31 dicembre 2021 la formula detta assegno unico ponte viene erogata in via provvisoria a tutte quelle famiglie al momento non beneficiarie degli Anf (assegni al nucleo familiare) e impossibilitate a godere delle detrazioni sui figli a carico nella dichiarazione dei redditi.
«L’assegno unico e universale è un provvedimento che fa parte del Family Act- ha spiegato la ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti- e da luglio le famiglie italiane riceveranno più soldi con l’assegno ponte così da essere sostenute meglio nella crescita dei loro figli in attesa che da gennaio entri in vigore quello unico universale che assorbirà anche le detrazioni fiscali. Aumenteranno anche gli assegni familiari per chi li recepisce- continua la ministra- e l’assegno arriverà così a 2 milioni di famiglie includendo lavoratori autonomi e partite Iva rimasti finora privi di aiuto». E il contributo economico parte dai 167 euro a figlio ridotto a 30 per possiede redditi più alti di 50mila euro Isee mentre dal terzo figlio l’importo viene maggiorato a 217 euro. La ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti ha inoltre evidenziato come «da gennaio sono previste misure di sostegno per la casa e le spese universitarie». Per l’assegno unico sono stati infatti stanziati «tre miliardi per i primi sei mesi e a regime sei miliardi in più dal 2022: fondi che vengono dal Bilancio dello Stato e non dal Pnrr» come sottolinea la ministra Bonetti. Un’azione a largo spettro quella del Family Act che vedrà anche il sostegno per «le rette degli asili nido e le nuove costruzioni ma anche la decontribuzione del lavoro femminile, delle sostituzioni per maternità, del lavoro domestico e il sostegno all’imprenditoria femminile affinché nessuna donna debba scegliere tra la carriera e la maternità». «L’assegno unico- garantisce il premier Mario Draghi- ci sarà anche negli anni a venire”- perché è una di quelle misure epocali su cui non ci si può ripensare l’anno dopo». Previsti inoltre 50 euro in più per ogni figlio disabile.