Zolo, la nostra Ierfop
Nel 1991 sono stato tra i fondatori di Ierfop Onlus ma già fin dal 1988 svolgevamo attività di formazione con Ierfop Uic (Unione italiana ciechi). Con quell’iniziativa volevamo offrire occasione di formazione e istruzione ai ciechi ma anche agli altri disabili. Perché lo abbiamo fatto? Perché volevamo occuparci noi stessi, con le nostre disabilità e competenze affinate negli anni, della formazione e istruzione dei ciechi e dei disabili in particolare. Noi col nostro bagaglio di conoscenze, esperienze e con l’ausilio delle migliori professionalità e menti. In questo nostro sforzo e percorso, non potevamo evitare di dare attenzione anche all’informazione e alla comunicazione ed ecco quindi l’importanza di questo nuovo strumento, “Cittadinanza sociale”. Questo nuovo progetto che ora qui prende forma proiettandosi verso il futuro vuole dare spazio e voce alle problematiche della disabilità e intende essere di sostegno all’integrazione dei disabili. Questo giornale, questo nuovo mezzo di informazione, l’abbiamo sognato e ora realizzato, anche e soprattutto come occasione per i disabili di integrarsi nel mondo del giornalismo e quindi nella compilazione stessa del giornale sia nella forma tradizionale del cartaceo, sia in quella moderna, al passo con i tempi che cambiano, del web, dell’on line perché la rivista ha anche questa tipo di diffusione come pure sui maggiori social. Tutto questo ribadendo il motto di Ierfop, “Uomini fra gli uomini, cittadini fra i cittadini, lavoratori fra i lavoratori” perché i nostri sforzi, il nostro impegno, il nostro lavoro sia elemento di stimolo per favorire l’emersione delle potenzialità latenti e inespresse delle persone interessate all’organizzazione e in particolar modo, come sempre, dei disabili.
Il direttore della Formazione Ierfop Onlus Bachisio Zolo