Definite dal Governo le modalità degli esami di Stato di primo e secondo ciclo di istruzione
Firmate dal Ministro Bianchi le ordinanze che definiscono le modalità di svolgimento degli esami di Stato di primo e secondo ciclo di istruzione.
Il ricorso alla videoconferenza è previsto esclusivamente per il colloquio, nel caso il candidato sia impossibilitato a lasciare il proprio domicilio (questa condizione andrà comunque documentata).
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda il primo ciclo (scuole medie), l’esame prevede due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico – matematiche. Seguirà un colloquio durante il quale saranno accertate le competenze relative alla lingua inglese, una seconda lingua comunitaria e l’educazione civica. Non cambia la votazione finale che rimane in decimi e con la possibilità di ottenere la lode.
L’esame si svolgerà in presenza nel periodo di tempo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno.
Per quanto concerne il secondo ciclo, l’esame è costituito da una prova di italiano, una prova sulle discipline di indirizzo e un colloquio.
Chiare le tempistiche: la sessione d’esame inizia il 22 giugno con la prova scritta di italiano, predisposta su base nazionale, e che proporrà ai candidati tracce con tre tipologie (analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo – argomentativo su tematiche di attualità); la seconda prova scritta si svolgerà il 23 giugno, questa è dedicata a una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi (per esempio lingua e cultura latina per gli istituti classici, la matematica per gli istituti scientifici, economia aziendale per gli istituti tecnici).
Sono i singoli Istituti a predisporre la seconda prova, tenendo conto di quanto effettivamente svolto anche in considerazione dell’emergenza sanitaria.
Nel colloquio, infine, il candidato analizzerà un materiale scelto dalla Commissione (ad esempio un testo, un problema, un progetto) dimostrando di aver acquisito contenuti e metodi propri delle singole discipline. Analizzerà, inoltre, attraverso una relazione o un elaborato multimediale, le esperienze maturate nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO, ex Alternanza Scuola Lavoro).
Invariata, anche in questo caso, la valutazione finale in centesimi, così ripartita: un massimo di 50 punti al credito scolastico, fino a 15 punti per la prova di italiano, fino a 10 punti per la seconda prova e fino a 25 punti per il colloquio. Non costituiscono requisito di accesso alle prove la partecipazione alle prove Invalsi e lo svolgimento di Percorsi PCTO.
Emanuele Boi