Covid, stop allo stato di emergenza da fine marzo. Mascherine e green pass via a maggio. Smart working nel privato fino al 30 giugno
Dal primo maggio addio al green pass e alle mascherine nei luoghi chiusi. Fine della sospensione dal lavoro per mancata vaccinazione, tranne che per i lavoratori degli ospedali e delle Rsa, anche se fino al 15 giugno anche i docenti e le forze dell’ordine resteranno sottoposti a obbligo vaccinale, pena una multa da 100 euro. Nelle aziende, basterà il green pass base fino al 30 aprile. Fine delle quarantene da contatto – via la Dad nelle scuole – e isolamento solo per i contagiati. Archiviato il sistema delle colorazioni delle Regioni. Queste le principali misure del decreto Covid sulle riaperture approvato all’unanimità dal Cdm.
Ecco i punti salienti.
Si va verso un superamento del Green Pass dal primo aprile nella grandissima parte dei luoghi all’aperto e dal primo maggio anche nei luoghi al chiuso. Resterà vigente il certificato base fino al 30 aprile su: trasporti a lunga percorrenza, mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati, colloqui in presenza con detenuti e internati, partecipazione del pubblico agli eventi sportivi che si svolgono all’aperto. Resterà invece il Green Pass rafforzato fino al 30 di aprile “nei servizi di ristorazione al banco al tavolo al chiuso, piscine, palestre e centri benessere. Convegni e congressi, centri culturali, centri ricreativi, feste conseguenti a cerimonie civili e religiose, sale a gioco e scommesse. Una disciplina che con gradualità ci porterà il primo maggio al superamento del Green pass”.Mascherine al chiuso fino al 30 aprile
Resta l’obbligo di mascherine al chiuso fino al 30 aprile. Poi il governo valuterà come sempre in base alla curva dell’andamento epidemiologico. In questo momento per i luoghi di lavoro, quindi, la mascherina resta prevista.
Eliminate le quarantene da contatto
Si superano le quarantene per contatto. Erano già state superate per la popolazione vaccinata, ora saranno superate per tutti. Resterà in isolamento solo chi è positivo al virus, questa scelta avrà un impatto significativo soprattutto nelle scuole dove la percentuale di persone vaccinate è più bassa. Dal 1 aprile andrà a casa soltanto chi è positivo. Tutti gli altri potranno tranquillamente restare in classe e seguire le lezioni.
Via la sospensione dal lavoro per mancata vaccinazione
La sospensione dal lavoro per mancata vaccinazione non avverrà più. Chi ha più di 50 anni non dovrà più avere il green pass rafforzato ma quello base e dovrà presentare l’esito negativo di un tampone.
Niente più sistema delle colorazioni
Superato definitivamente il sistema colori. Si continuerà il monitoraggio che resta essenziale ma non sarà più connesso alle ordinanze. Non ci saranno più le ordinanze del venerdì.
L’obbligo vaccinale valido solo per alcune categorie
L’obbligo vaccinale resterà vigente solo per alcune categorie particolarmente esposte come il personale sanitario, nelle Rsa, nelle strutture sanitarie, i lavoratori della scuola, della sicurezza e delle forze dell’ordine.
Lascia il commissario Figliuolo
Con la fine dello stato di emergenza finisce anche l’era del generale Figliolo e così la gestione della campagna vaccinale sarà affidata al ministero della Salute e alla Protezione civile. Sciolto anche il Cts ma restano però come consulenti del governo il presidente Franco Locatelli e il portavoce Silvio Brusaferro. Rimangono il monitoraggio settimanale e il bollettino quotidiano.
No alla quarta dose per tutti
Al momento non ci sono evidenze scientifiche che portino a dire “quarta dose per tutti”. Si sta ora ipotizzando la quarta dose per le fasce di età più avanzate ma questo tema andrà ancora valutato.