Nel “Giardino di Lu” a Pimentel si coltiva l’amore per la solidarietà
L’amore di una madre per la propria figlia non può essere fermato neanche dal dolore per la morte. E dall’amore può nascere solo bellezza. Succede in Sardegna, precisamente a Pimentel (un paese del Sud Sardegna con circa 1300 abitanti) dove, con l’arrivo della primavera, tanti visitatori dalla Sardegna e da tutta Italia si recano al «Giardino di Lu».
Racconta Maria Fois Maglione: «Mia figlia si chiamava Luena e adorava i tulipani». Ed è proprio dall’amore di questa madre che prende vita l’idea del giardino.
Luena Mirai viene a mancare nel 2016 a causa di un tumore ovarico. Maria cerca sollievo nelle bellezze della natura, in particolare nei fiori preferiti della figlia: i tulipani. I fiori che, secondo la tradizione, simboleggiano il vero amore.
In un terreno pianta 5 mila bulbi dando vita a una colorata e profumata distesa di fiori e attirando l’attenzione di tante persone desiderose di acquistarli.
Grazie all’attenzione e alla curiosità suscitata, Maria capisce che quello spazio può diventare qualcosa di più grande: non solo un campo dove raccogliere tulipani ma un luogo dove sostenere progetti di ricerca, di formazione e informazione sul tumore ovarico. Nasce così, sempre nel 2016, l’Associazione «Il Giardino di Lu».
Con l’arrivo della primavera, i cancelli del giardino di Lu si spalancano ai visitatori, provenienti da tutta Italia, regalando passeggiate tra fiori, farfalle e api.
Il colori del giardino di Lu riempiono anche i social network. Tanti i visitatori, infatti, scattano foto. Questo permette di far conoscere non solo il luogo ma anche la dedizione di Maria e dei tanti volontari impegnati in azioni di sensibilizzazione affinché si diffonda la cultura dell’informazione e della prevenzione del tumore ovarico, patologia che colpisce ogni anno più di 5 mila donne.
Nel sito www.ilgiardinodilu.org è possibile trovare i contatti per prenotare le visite al giardino, del materiale informativo sulle attività dell’Associazione nonché materiale informativo sulla malattia corredato di link di approfondimento.
Emanuele Boi