A Ulassai il laboratorio per persone non vedenti tra arrampicate, trekking, pilates e cucina
Da oggi e fino a domenica (15 maggio) a Ulassai in Ogliastra si svolge il laboratorio “Scalando l’autonomia” tra arrampicate, trekking, pilates e cucina rivolto a non vedenti e ipovedenti. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Europeo Ricerca Formazione e Orientamento Professionale Onlus (Ierfop) di Cagliari in collaborazione con l’Associazione Nazionale Privi della Vista e ipovedenti Onlus. I partecipanti sono dieci, tutti affetti da disabilità visiva provenienti dall’intero territorio regionale.
Il laboratorio prevede un ricco e vario programma dove sono inclusi percorsi, azioni e attività che spaziano da interventi formativi inediti sino a laboratori sperimentali con persone affette da disabilità visiva impegnate a misurarsi in attività inesplorate, in contesti tradizionalmente loro preclusi e con lo specifico intento di pensare e agire fuori dagli schemi. Questo contribuisce a scardinare le più diffuse convinzioni e a imprimere un’accelerazione verso la diffusione di atteggiamenti concretamente inclusivi.
«L’agenzia formativa fin dalla sua fondazione» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili «ha sempre lavorato nell’offrire strumenti e occasioni di crescita personale e lavorativa ai più fragili ed è nostra convinzione che per i disabili della vista, ancora più che per i normodotati, il percorso per raggiungere autonomia, indipendenza e quindi, nel tempo, una completa e totale integrazione sociale e lavorativa passi attraverso l’istruzione e la formazione». Per il direttore delle attività didattiche e formative di Ierfop Bachisio Zolo, «il miglioramento e l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze è l’obiettivo primario di tutte le azioni e degli interventi programmati. Una grande importanza riveste anche il percorso di consapevolezza di sé che passa attraverso la sperimentazione delle potenzialità del corpo, dei sensi e del loro potenziamento, consentendo così ai disabili della vista di acquisire sicurezza e autonomia».