La vita del dottor Antonio Maglio, medico dell’Inail e considerato il padre delle Paralimpiadi
Flavio Insinna nelle vesti di Antonio Maglio
Maglio, chiamato a dirigere il centro paraplegici “Villa Marina” di Ostia ha fatto praticare attività sportiva ai suoi pazienti. Lo sport, infatti, oltre a portare benefici psichici e fisici rappresentava per lui un valido strumento per il reinserimento sociale.
Il metodo è stato ispirato dal neurologo Ludwig Guttman che utilizzava la sport-terapia per la riabilitazione dei reduci di guerra.
L’esperienza inglese di Ludwig Guttman
Grazie a Guttman, a partire dal 1948, nei pressi di Londra, precisamente a Stoke Mandeville, si iniziarono a svolgere dei Giochi internazionali per disabili. Tuttavia la manifestazione non venne mai istituzionalizzata.
A Maglio si deve invece l’intuizione di associare i Giochi di Stoke Mandeville alle Olimpiadi.
Quello che era un momento prevalentemente a scopo terapeutico e con un pubblico ridotto, poteva diventare un evento mondiale capace di smantellare i pregiudizi sulla disabilità.
L’intuizione
Lavorò quindi con Guttman perché la nona edizione dei giochi potesse svolgersi a Roma, una settimana dopo la chiusura delle Olimpiadi.
Proprio la capitale, nel 1960, ha ospitato quelle che sono considerate le prime Paralimpiadi della storia.
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