Oculisti Siso e istituzioni: insieme per costruire percorsi di assistenza all’avanguardia
Innovazione tecnologica, ricerca, digitalizzazione e sostenibilità sono i pilastri su cui gli esperti della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche e i maggiori rappresentanti delle istituzioni basano gli interventi assistenziali verso i pazienti con patologie oculari.
È quanto emerso dal primo congresso nazionale della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche tenutosi a Roma dal 19 al 21 maggio presso l’Università Cattolica. Nell’occasione sono stati discussi temi di grande attualità in campo oftalmologico quali la moderna chirurgia della cataratta, gli impianti mininvasivi per la chirurgia del glaucoma, le moderne terapie per le maculopatie con l’uso di anticorpi monoclonali, sotto forma di iniezioni intravitreali e le prospettive di ricerca,
Accesso a cure e prevenzione
Nel nostro Paese sono 6 milioni le persone affette da patologie oculari destinate a poter usufruire delle più innovative opportunità terapeutiche e beneficiare di un’attività di prevenzione. «Per questo» evidenzia Mariastella Gelmini, ministro dei rapporti con il Parlamento, «siamo disponibili a tenere conto e ad accogliere le istanze di adeguamento di nuove risorse da destinare alla cura e alla prevenzione dei disturbi visivi». Tutto questo, «per garantire a ciascun cittadino» sottolinea ancora Gelmini, «il diritto di essere curato nel migliore dei modi superando disuguaglianze e divari territoriali». E disponendo di molte filiali di finanziamento provenienti anche da altri fondi europei oltre il Pnrr cadrebbe l’alibi dell’assenza di risorse.
Gli obiettivi della Siso
«Questa nuova società scientifica» spiega Teresio Avitabile, presidente della Siso, «si propone di rappresentare un interlocutore competente, diretto e attivo per le istituzioni così da condividere e sostenere strategie e soluzioni rispondenti a politiche sanitarie innovative e sfidanti fornendo sempre un supporto scientifico basato sulle evidenze delle ricerche più avanzate così da garantire le migliori cure senza sprechi».
«Il mondo dell’oculistica è motivo di orgoglio per il nostro Ssn ed è all’avanguardia» dichiara Giovanni Leonardi segretario generale del Ministero della Salute. I disturbi visivi non sono banali e possono avere effetti e risvolti negativi anche sul futuro delle nuove generazioni come per gli adulti e per gli anziani perché abbracciano tutta la sfera emotiva e delle interazioni sociali. «Il Pnrr è una cornice in cui il quadro va disegnato» sottolinea ancora Leonardi, «e ci sarà un ruolo della Siso nella definizione delle linee guida e in progetti di interazione e collaborazione per avvicinare il mondo della ricerca all’innovazione, vero motore di sviluppo del Paese».
Al congresso di Roma sono intervenuti anche il prof. Nicola Magrini Direttore Generale Aifa che ha fatto il punto su farmaci e innovazione, Silvio Paolo Mariotti responsabile per l’oftalmologia presso la World Health Organization (Who) e Mario Barbuto, presidente Unione Italiana ciechi e ipovedenti (Uici) che ha auspicato rapporti istituzionali e di collaborazione per la cura, la prevenzione e la riabilitazione degli ipovedenti mettendo in risalto l’importanza di realizzare una medicina di prossimità.
Roberta Gatto