Secondo i sindacati, il Governo sceglie di costruire una formazione per pochi e finanziata con il taglio degli organici. I precari verrebbero umiliati con un nuovo sistema di reclutamento negando loro l’abilitazione. Sempre secondo i sindacati che hanno aderito allo sciopero di oggi, a esser tradito sarebbe il Patto per la scuola. Il contratto è scaduto da tre anni e ci si aspetta ora un investimento serio per il rinnovo contrattuale ma le risorse stanziate non basterebbero.
Contrari allo sciopero
Contrario allo sciopero il sindacato Anp dei presidi. Il motivo? Secondo Cristina Costarelli di Anp Lazio, «si chiede sempre di stabilizzare i precari non considerando per nulla il diritto degli alunni ad avere insegnanti migliori, più preparati, più aggiornati». Ma non solo: secondo Mario Rusconi di Anp Roma, «si vuole evidentemente la distribuzione a pioggia di soldi per tutti e non si vuol sentire parlare di merito e differenziazioni. Più soldi per tutti ha un sapore populista senza utilizzare gli aumenti per restituire efficienza e premialità».