Oggi, nella Giornata internazionale della Sordocecità, la storia di Francesco Mercurio

Nella foto, Francesco Mercurio presidente della Lega Filo d’Oro sordo ciechi

Il 27 giugno in molte città italiane ci sarà un’esplosione di colori in occasione della Giornata internazionale per la sordo cecità. Si tratta di un’occasione per sensibilizzare e rinnovare la lotta per ottenere la parità di trattamento, di opportunità e l’esercizio reale dei diritti. Sono diciotto le città italiane che, in occasione di questa Giornata prenderanno parte alla seconda edizione dello “Yarn Bombing”. Letteralmente significa “esplosione dei filati“. L’iniziativa nel nostro Paese è organizzata dalla Lega del Filo d’Oro e, come dicevamo, si farà “sentire” con un’esplosione di manufatti colorati di filo che rivestiranno spazi pubblici, monumenti, parchi e oggetti simbolici di diverse città italiane. Tutti i lavori sono stati realizzati a maglia o all’uncinetto dagli ospiti dei centri italiani della Fondazione.

Chi è

 

Per questo il 27 giugno in occasione della Giornata internazionale della sordo cecità è in programma l’iniziativa globale “Yarn Bombing”, una forma di street art pensata per aumentare la conoscenza della sordocecità come disabilità unica e specifica così da coinvolgere in un’esplosione di colori diverse città anche nel nostro Paese.
Da bambino Francesco frequentava una scuola per ciechi in cui aveva trovato sostegno e in cui si sentiva a suo agio. Quando però è sopraggiunta anche la disabilità uditiva, allora si è sentito ancora una volta più “diverso” anche fra i suoi amici. Dalla scuola per ciechi è passato sotto l’ala della Fondazione Lega del Filo d’Oro, una Onlus presente in gran parte del territorio italiano che assiste, educa, riabilita e reinserisce nella società bambini e adulti diversamente abili, sordociechi e pluriminorati psicosensoriali.
«La Lega del Filo d’Oro è stata, ed è, fondamentale nella mia vita» racconta Francesco Mercurio, «e qui, quando ero adolescente e confuso (perché cominciavo a perdere seriamente l’udito) ho trovato un’identità, dei modelli a cui ispirarmi. È una rete di sostegno che mi ha dato gli strumenti per affrontare la sordo cecità e di questa rete, oggi sono parte attiva e vorrei continuare ad esserlo più a lungo possibile». Oggi è il presidente del Comitato delle persone sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro

Una laurea con il massimo dei voti
Francesco ha finito gli studi laureandosi con il massimo dei voti in Giurisprudenza. La sua tesi di laurea verteva proprio sui diritti delle persone con disabilità nella società e delle lacune normative che non ne consentono la reale inclusione nel mondo. Francesco Mercurio è un motore inesauribile per sé stesso e per tutte le persone che incontra nella Fondazione e fuori. Da sempre lotta per i propri diritti e per quelli delle altre persone con disabilità. 

Momenti di sconforto
«È stata molto dura concludere gli studi, soprattutto la laurea. E certamente penso che i momenti di sconforto siano inevitabili e persino in qualche modo fisiologici quasi come gli infortuni di uno sportivo. Dove trovo la forza? Dappertutto, in ogni persona bella che incontro nel mio cammino, in ogni cosa bella della vita, per piccola che sia, ma soprattutto, in definitiva, in me stesso. La mia famiglia vive lontana (abito da solo) ma un tempo è stata molto importante nel sostenermi».

La giornata mondiale della Sordocecità
In Italia, la strada per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone con sordocecità è ancora lunga e questo nonostante il Parlamento europeo nel 2004 l’abbia riconosciuta come una disabilità specifica e l’Italia abbia adottato la legge 107/2010. Scegliere un’esplosione di colori per simboleggiare la sordocecità potrà sembrare strano, è vero, ma secondo Francesco proprio questo contrasto deve far passare il messaggio di come i limiti fisici di cui soffrono queste persone possono essere superati e che è possibile anche per loro vivere una vita ricca, colorata, entusiasmante se vengono accolte nella società, se non vengono discriminate e se vengono loro riconosciuti i diritti sociali di cui dovrebbero godere. «Come me la immagino questa Giornata? Questa è la domanda più difficile essendo io nato cieco. Me la immagino riflessa nelle reazioni delle persone che la guardano: gente che ride, che canta, che applaude, che si emoziona e che fa festa».

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