La corsa senza tempo della centometrista da record Fausta Quilleri
Parliamo di Mariuccia Quilleri, per tutti Fausta, avvocato divorzista con la passione della velocità. È da qualche giorno campionessa del mondo Master W65 dei 100 metri piani.
La portacolori dell’Atletica Lonato ha centrato il titolo iridato nella prova più rappresentativa con due prestazioni eccezionali: 15.07 in batteria(record italiano stagionale) e 15.14 in finale con conquista dell’oro davanti alla padrona di casa Sinikka Illaru (15.26) e alla norvegese Anny Undheim (15.46).
La storia di Fausta
«A 13 anni correvo per l’Atletica Brescia» racconta la senior atleta, «e vincevo senza nemmeno allenarmi». La svolta avviene però quando frequentava la quarta ginnasio. Anzi, quando frequentava poco la scuola e molto il campo Calvesi dove allora era solito allenarsi Eddy Ottoz, un ex ostacolista e politico italiano, due volte campione europeo dei 110 metri ostacoli. Risultato? A scuola venne bocciata.
Allora il padre Samuele Fausto Quilleri (il nome Fausta è diretta eredità paterna), ex partigiano e politico importante per Brescia, non avendo preso bene quella bocciatura la distolse dalla pista e dagli allenamenti. Da lì seguì la laurea e poi l’attività da avvocato. Fino a quando, casualmente, a 55 anni incontrò un amico allenatore che la invitò a tornare in pista. La allenò per qualche anno per poi passare alla Virtus Castenedolo, quindi al Lonato.
La svolta
«Con il coach Pierangelo Avigo ho cambiato passo» racconta, «e ora, a 69 anni, batto donne di 65 in una disciplina dove un anno in più o in meno fa grande differenza».
Il suo palmares è oggi di tutto riguardo: 27 titoli italiani tra indoor e outdoor, 4 bronzi europei, l’oro continentale nella 4×100 a Caorle 2019. Mancava solo un Mondiale. «L’ho voluto con tutta me stessa. Fondamentale il lavoro svolto con la mia mental coach Monica Sirelli e la pratica dell’emotional freedom therapy. È lo stesso percorso intrapreso dal campione olimpico Marcel Jacobs, aiuta tantissimo a vivere i momenti critici di pressione riuscendo a correre determinati ma sereni, senza ansie, coi muscoli rilassati».
Il suo appello
«Mi rivolgo alle donne agée come me, che hanno vissuto o stanno vivendo periodi di sconforto, di solitudine, di mancanza di stimoli. Provate a fare atletica. Vi cambierà la vita così come ha fatto con me».