La lente telescopica per i malati di cecità: ora si può vedere da vicino
Una lente telescopica intraoculare in grado di consentire ai pazienti ormai prossimi alla cecità di tornare a vedere da vicino. Per la prima volta è stata impiantata in Puglia, al Policlinico di Bari. I primi due interventi sono riusciti con successo e nelle prossime settimane le pazienti potranno effettuare in autonomia spostamenti e tornare a svolgere attività quotidiane come utilizzare il cellulare per comunicare. A eseguire gli impianti è stata l’equipe del professor Francesco Boscia, ordinario di oftalmologia supportato dalle dottoresse Maria Oliva Grassi, Valentina Pastore e l’ortottista Marina Piepoli. Il sistema tecnicamente impiegato è il Sing Imttm (Smaller- Incision New- Generation Implantable Miniature Telescope).
La tecnica impiegata
In pratica, la lente telescopica consente un ingrandimento di 2,7 volte e si impianta in anestesia locale all’interno dell’occhio al posto del cristallino con cataratta. L’innovazione in campo tecnologico è stata introdotta dal professore Giovanni Alessio, direttore dell’Unità operativa di operativa di Oculistica e Oftalmologia universitaria. Già in passato aveva avviato un processo di ammodernamento con l’apertura del Centro di Terapie Intravitreali unico in Italia nella gestione dei pazienti sia con la maculopatia umida che con retinopatia diabetica e occlusioni vascolari.
Chi ne può beneficiare
«Questa particolare lente intraoculare» spiega il professore Giovanni Alessio. «potrebbe costituire una svolta nella qualità di vita di tantissimi pazienti. L’intervento con lente telescopica è per ora destinato a pazienti resi ipovedenti dalla degenerazione maculare senile nella sua forma secca diventata la principale causa di cecità nel mondo».
I pazienti suscettibili a questo tipo di intervento sono seguiti attraverso il Centro di educazione e riabilitazione visiva per ipovedenti (Cervi) o l’associazione dei pazienti affetti da Maculopatia Apam di cui è responsabile il dottore Vincenzo Lorusso.
Innovazione importante
Quella introdotta dal Policlinico è una innovazione che potrà avere ricadute importanti. Il numero dei pazienti affetti da degenerazione maculare senile (Amd) è infatti in continua crescita anche a causa dell’invecchiamento della popolazione. Recenti studi segnalano come in Europa sono affetti da Amd quasi settanta milioni di donne e uomini di oltre cinquantacinque anni. Dopo l’intervento dell’impianto della lente telescopica intraoculare, i pazienti devono seguire un particolare percorso formativo con un team di specialisti che li abitueranno a gestire e apprezzare questa grande opportunità offerta dalla tecnologia.