Nuovi citofoni e ascensori incubo delle persone non vedenti
La nuova tecnologia aiuta certamente le persone disabili ma, alle volte, aggiunge loro qualche difficoltà. Un esempio? Citofoni e ascensori di ultima generazione dotati di tecnologia touch screen rappresentano per le persone con disabilità della vista un ostacolo nelle azioni quotidiane come suonare un campanello o raggiungere il piano desiderato. Per non parlare dei nuovi Pos dove negli ultimi modelli sono scomparsi i pulsanti. A denunciare questa situazione è l’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) del Piemonte dopo aver raccolto numerose segnalazioni dei propri associati.
Riferimenti tattili e riferimenti normativi
A differenza dei dispositivi con tastiera fisica, infatti, gli schermi touch screen non offrono riferimenti tattili per le persone con disabilità visiva. Questo rappresenta un ostacolo nell’utilizzo di strumenti che vengono utilizzati nella quotidianità per compiere azioni quali suonare un campanello o raggiungere il piano di un determinato edificio. E così, se non accompagnati, chi ha problemi di vista si ritrova davanti a un ostacolo per l’autonomia personale e la mobilità.
L’appello
La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dal Parlamento italiano con la legge n.18 del 3 marzo 2009) impone l’adozione di misure appropriate per garantire alle persone con disabilità il miglior accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione. Per queste ragioni l’Uici ha chiesto che nei citofoni si mantengano i tasti fisici e ha rivolto un appello affinché, nei pulsanti di comando degli ascensori, sia prevista la numerazione in rilievo e in Braille.
Il ruolo della tecnologia
«Siamo assolutamente favorevoli all’introduzione di prodotti innovativi e altamente tecnologici anche perché le nuove tecnologie stanno consentendo a ciechi e ipovedenti di compiere azioni fino a qualche tempo fa inimmaginabili» spiega Francesco Lepore, presidente di Uici Piemonte, «e per questo motivo siamo a disposizione per lavorare insieme al fine di risolvere questa criticità. Chiediamo alle aziende costruttrici di contattarci al fine di individuare insieme gli accorgimenti più opportuni per rendere pienamente accessibili anche i citofoni e gli ascensori di ultima generazione, nel rispetto così delle normative che impongono il superamento delle barriere architettoniche e sensopercettive. Dobbiamo assolutamente evitare che le nuove tecnologie ci facciano compiere un pericoloso passo indietro rispetto alla piena inclusione delle persone con disabilità visiva».
Emanuele Boi