30 luglio, Giornata internazionale dell’Amicizia

Il senso di questa celebrazione è quello di promuovere una cultura di pace tra i popoli gettando così le basi per un futuro migliore.

La storia della Giornata mondiale dell’amicizia però è molto più antica. La prima traccia della celebrazione di questa giornata la dobbiamo andare a cercare negli Stati Uniti e dobbiamo tornare indietro al 1919. Allora, tra amici era un’usanza consolidata scambiarsi doni, fiori e biglietti con dediche personalizzate. Nel 1958 sarà però il Paraguay a inserire la festa nel calendario ufficiale. Successivamente, a proporre la data del 30 luglio è stato il fondatore della World Friendship Crusade, Ramón Artemio Bracho. Si trattava di un’organizzazione internazionale il cui scopo era proprio la promozione dell’amicizia come cultura di pace.

Come viene intesa l’amicizia

Come l’amore, anche l’amicizia è una questione di chimica, come dicono i giovani quando parlano del proprio amore. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista The social science e condotto dalla California State University, bastano pochi secondi (10, per l’esattezza) per farsi un’idea della persona che si ha di fronte.

Il punto di vista scientifico

Quando incontriamo un estraneo entrano in azione due aree del cervello: l’amigdala (emozione) e la corteccia posteriore (memoria). Immediatamente realizziamo il livello di intesa che si può instaurare con la nuova conoscenza.

L’amicizia nel Mondo

In Turchia, il concetto di amicizia va di pari passo con il caffè, appunto una delle bevande conviviali per eccellenza. Il detto «un caffè ha 40 anni di memoria», significa che un’amicizia iniziata con un caffè è destinata a durare per sempre. I giapponesi, invece, hanno addirittura un termine che indica un livello di legame più alto di quello che si instaura tra semplici amici: nakama. Non ha un equivalente in italiano ma consiste in un’amicizia che porta la persona a essere considerata come un membro della famiglia. Qualcosa di importante, appunto.

Bachisio Zolo

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