Nuoto, il messaggio agli Europei di Giorgio e Arianna
Anche l’inclusione ha trovato spazio nel campionato europeo di nuoto, terminato il 17 agosto, in cui l’Italia ha ottenuto un totale di 35 medaglie complessive.
Al Gala Event, la festa di chiusura della competizione europea di nuoto artistico al Parco del Foro Italico, si sono esibiti Giorgio Minisini e Arianna Sacripante.
Arianna è una nuotatrice artistica con sindrome di down, medaglia d’oro ai Trisome Games nel 2016; Giorgio è campione mondiale e quattro volte campione europeo.
Il sogno di Giorgio e Arianna
Giorgio e Arianna si sono conosciuti grazie al Progetto Filippide. Questo è un programma sportivo per persone con disabilità che dal 2016 ha aperto un’accademia di nuoto sincronizzato per atlete con sindrome di down. La Federazione Italiana Nuoto ha invece coinvolto il campione di sincro.
Da qui è iniziato un rapporto sportivo che ha visto i due atleti esibirsi, nel 2018, al Para Syncronized Swimming Festival di Kyoto, in Giappone.
I due atleti hanno il sogno di poter gareggiare in una competizione ufficiale che preveda la partecipazione di atleti normodotati e con disabilità, abbattendo così le barriere che impediscono l’inclusività.
La scelta della Federazione Italiana Nuoto
Nonostante il successo riscosso nelle varie esibizioni, secondo quanto previsto dal regolamento attuale, Giorgio e Arianna non possono gareggiare insieme in competizioni ufficiali. Tuttavia, la Federazione Italiana Nuoto ha voluto dare occasione ai due atleti di esibirsi insieme in una vetrina internazionale di grande spessore culturale e mediatico. Anche in questo caso l’esibizione dei due atleti ha suscitato una grande emozione.
Le note di «Imagine»
In occasione del Gala Event, i due atleti si sono esibiti sulle note di “Imagine”, famoso brano composto da John Lennon nel 1971. Tema dell’esercizio è quello dell’unione dei popoli, dell’uguaglianza e dei diritti dell’uomo, dell’accoglienza e della condivisione. Qui il video (2) Watch | Facebook
Raccontando dell’esercizio Giorgio Minisini spiega: «lo abbiamo pensato all’inizio di quest’anno e lo abbiamo allenato principalmente la settimana dopo i Mondiali e riprovato un’ora dopo la mia finale di oggi nel mixed. Arianna ha una caparbietà tale da averlo reso possibile. Visto il periodo che stiamo attraversando vogliamo richiamare l’attenzione verso il sogno di un mondo più pulito, più inclusivo e che pensi un po’ di più ai deboli».
Emanuele Boi