La partita di calcio sugli spalti? Te la racconto io!
Sugli spalti, a Milano, ad assistere al derby anche due tifosi speciali. Si tratta di due interisti speciali, padre e figlio, Claudio e Matteo Mussi. Il ragazzo è cieco dalla nascita e frequenta lo stadio sin da quando era bambino. Fedelissimo all’Inter, in compagnia del genitore seguono la partita molto presto. In genere per loro la partita inizia sin da quando partono da Alessandria dove risiedono: due ore prima della gara. E non si sottraggono a un appuntamento fisso: alla fine della partita fanno un salto nel garage aincontrare i giocatori. Il loro idolo oggi è il centrocampista Nicolò Barella, ex Cagliari. Ai tempi di Mourinho, Claudio e Matteo vennero anche invitati a pranzo ad Appiano Gentile. Se nel calcio resiste qualcosa di epico, è proprio grazie a tifosi del genere a cui non è mai servito alcun pass né permesso speciale per farsi avanti.
Già, perché il sorriso di Claudio e Matteo e il desiderio di esserci convince qualsiasio steward addetto alla sicurezza che apre loro ogni passaggio eliminando qualsiasi divieto.
Grazie a un accordo tra i club e l’Istituto dei Ciechi di Milano, da tempo ormai è a disposizione un servizio di cronaca della partita in diretta allo stadio per le persone non vedenti. Matteo, però non ne vuol sapere, preferisce Claudio, il papà che gli fa vivere l’intera partita con la sua voce. E la cronaca prende corpo accompagnate dal boati e dai fischi dello stadio. Var compresa.
Claudio articola i nomi uno via l’altro, regola il volume, gioca coi toni mentre la palla rotola sul manto verde. Pur non avendolo mai praticato, a Matteo il calcio ha cambiato la vita. Perché adesso il calcio, il suo calcio lo racconta agli amici e pure lo trasmette dalla radio web che il padre ha messo in piedi per lui. Il ragazzo suona anche la batteria, canta, ha coraggio da vendere, cuore: le luci del Meazza per un tipo come lui, non si spengono mai.