Seminario internazionale sulla Terza età, problematiche e temi rivolti all’invecchiamento attivo

Nella foto il presidente Ierfop e Comunità della Longevità Roberto Pili con a fianco Donatella Petretto dell’Università di Cagliari nel corso del seminario

L’occasione per stringere l’importante patto di collaborazione tra i diversi enti e istituti è stato il seminario svolto a Cagliari nella sede Ierfop Onlus di via Platone. “Silver Age: needs and care towards longevity” era infatti il tema e il programma di lavoro tracciato. «L’obiettivo prefissato» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili che presiede anche la Comunità della Longevità, «è quello di approfondire aspetti e temi riguardanti la terza età, le problematiche connesse all’invecchiamento e le buone pratiche alla base dell’invecchiamento attivo e della longevità». Tutto questo attraverso «collaborazioni su scala europea con il mondo accademico e le istituzioni locali».

Perché rivolgere le attenzioni sulla “terza età”? «Si tratta oggi di un tema sempre più stringente e sul quale occorre prepararsi adeguatamente per non farsi poi travolgere dall’emergenza» sottolinea ancora Roberto Pili, «e a indicarci l’importanza di questo tema sono i numeri: gli over 65 anni in Italia sono oggi il 23,2 per cento della popolazione e le proiezioni ci dicono come nel 2050 saranno il 35 per cento». Che fare? «Noi di Ierfop» sottolinea ancora Pili, «stiamo creando scenari inclusivi per la prevenzione delle malattie e con il progetto Agor@ stiamo attuando progetti di promozione della salute e invecchiamento attivo: si tratta di un progetto pilota su cui stiamo attivamente lavorando e, insomma, sono in corso i lavori di implementazione attraverso una piattaforma rivolta al mondo degli anziani con uno sguardo sul futuro».

Donatella Petretto del Gruppo Psicologia Clinica dell’Università di Cagliari appoggia e collabora attivamente all’iniziativa. «Si tratta di temi e problemi che ormai sono ampiamente delineati e si lavora quindi per consentire di anticipare fasi che potrebbero in un prossimo futuro mettere in crisi l’intero sistema sanitario».

Nella foto, Federico Cheri presidente Consorzio Territoriale Network Etico Italia

Federico Cheri, presidente Consorzio Territoriale Network Etico Italia, da operatore nel settore sottolinea come «già questa pandemia e l’emergenza sanitaria che si è manifestata hanno posto l’esigenza di fare un profondo ragionamento sul nostro sistema. È tempo che chi governa l’Italia si fermi e imposti adeguatamente il lavoro. Proprio la recente pandemia ha messo in evidenza come il sistema di assistenza ci abbia rivelato un mondo del lavoro molto dinamico dove gli assistenti, medici, infermieri, operatori sanitari cambiano repentinamente posti di lavoro riflettendosi così negativamente sugli assistiti a cui viene così a mancare quel rapporto duraturo che meglio si adatta al loro profilo psicologico».

 

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