L’appello dell’Onu per le persone disabili in vista della Giornata del 3 dicembre
Occorre collaborazione per non escludere dal progresso le diverse forme di disabilità. A lanciare l’appello in vista della Giornata del 3 dicembre sono le Nazioni Unite che hanno definito il tema della Giornata: “Soluzioni trasformative per uno sviluppo inclusivo: il ruolo dell’innovazione nell’alimentare un mondo accessibile ed equo”. «Di fronte a sfide umanitarie senza precedenti» ammonisce il documento dell’Onu, «le persone con disabilità rischiano di essere tra le più escluse. È dunque fondamentale per i Governi, per il settore pubblico e per quello privato, trovare in modo collaborativo soluzioni innovative per e con le persone con disabilità, rendendo così il mondo un luogo più accessibile ed equo».
Era il 14 ottobre 1992, quando la Risoluzione n. 47/3 delle Nazioni Unite istituì per il 3 Dicembre di ogni anno, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Nel 1993 – in base a un accordo tra la Commissione Europea e le stesse Nazioni Unite – sarebbe poi diventata anche Giornata Europea. Un evento voluto per promuovere consapevolezza su tutte le questioni riguardanti le diverse forme di disabilità così da mobilitare un sostegno internazionale e garantire così dignità, diritti e benessere al miliardo di persone con disabilità in tutto il mondo.
Significato della Giornata
In pratica, si riconosce come questo sia un momento critico per la storia delle Nazioni Unite e che sia tempo di agire e di trovare soluzioni comuni. L’obiettivo? Costruire un mondo più sostenibile e resiliente per tutti e per le generazioni a venire. Lo shock derivante dalla pandemia da Covid, la guerra in Ucraina e in altri Paesi rappresentano passaggi critici per i cambiamenti climatici e pongono una serie di sfide umanitarie senza precedenti, nonché di minacce per la stessa economia globale.
In questa situazione, le persone in situazioni di vulnerabilità e in speciale modo quelle con disabilità risultano le più escluse e quelle che vengono maggiormente lasciate indietro. Per questo occorre rispettare la premessa centrale dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile di “non lasciare indietro nessuno” ed è fondamentale per i Governi, per il settore pubblico e per quello privato, trovare in modo collaborativo soluzioni innovative per e con le persone con disabilità, rendendo appunto il mondo un luogo più accessibile ed equo.