Italia quarta in Europa per bambini in sovrappeso

Siamo quarti in Europa per sovrappeso. A superarci sono solo Spagna, Cipro e Grecia. Peggio, se guardiamo la classifica riguardante l’obesità, dove il nostro Paese è addirittura al secondo posto. A dirlo e a documentarlo è il rapporto «Cosi» (Childhood Obesity Surveillance Initiative) dell’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

L’indagine

I risultati si basano sui dati raccolti nel 2018-2020 in 33 Paesi della regione europea dell’Oms. Nel complesso, sono stati monitorati quasi 411mila bambini di 6-9 anni. In Europa la percentuale complessiva è del 29 per cento di bambini (tra 7 e 9 anni) in sovrappeso o obesi, ma le differenze tra Paesi sono notevoli: dal 6 per cento in Tajikistan al 43 per cento a Cipro. Qualche spiegazione potrebbero darla altri dati rilevati, come il fatto che in Italia i bimbi trascorrono almeno una media di due ore al giorno davanti alla televisione o davanti un qualsiasi schermo. Per esempio, in Austria i bimbi registrano il 18 per cento (minimo) con il massimo del 74 per cento di San Marino seguita dall’Italia con il 72 per cento.

E poi, ancora, dal rapporto Oms emerge come il 67 per cento (quindi due bimbi su tre) dei bambini italiani tra 6 e 9 anni va a scuola in macchina contro la media europea del 50 per cento.

In Italia

Quindi, i bambini italiani mangiano troppo, fanno poco movimento e stanno troppe ore davanti a uno schermo. Nei dati nazionali di «OKkio alla SALUTE» risalenti al 2019 pre pandemia, si è evidenziata una percentuale di bambini in sovrappeso del 20,4 per cento e di bambini obesi del 9,4 per cento. Se si guardano le regioni del Sud, le cifre si alzano: fanalino di coda la Campania e la Calabria. Nel 2019 era ancora marcata l’abitudine a non consumare la prima colazione (8,7 per cento) o a consumarla in maniera inadeguata (35,6 per cento), così come la fruizione di una merenda abbondante di metà mattina (55,2 per cento). Il consumo non quotidiano di frutta e/o verdura dei bambini, secondo quanto dichiarato dai genitori, rimane elevato (24,3 per cento); diminuisce, invece, l’assunzione giornaliera di bevande zuccherate e/o gassate (25,4 per cento). Il 20,3 per cento dei bambini nel 2019 non aveva svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 43,5 per cento aveva ancora la TV nella propria camera da letto e il 44,5 per cento dei bambini trascorreva più di 2 ore al giorno davanti a TV/Tablet/Cellulare.

La dieta mediterranea abbandonata

Nonostante le continue conferme scientifiche sulla validità in assoluto della dieta mediterranea per un fisico sano e il mantenimento di un peso corretto, moltissimi la abbandonano o non la seguono correttamente. Solo l’olio mantiene buoni livelli di consumo mentre altri prodotti tipici della dieta mediterranea, dai vegetali al pesce, dai legumi fino alla pasta, stanno arretrando. I motivi sono vari, secondo gli esperti, e vanno dal poco tempo a disposizione per preparare i pasti che ci fa propendere per i prodotti pronti alle nuove tendenze alimentari. Una soluzione? Riportare l’alimentazione della famiglia a quella “povera” (non dei giorni di festa) dei nonni (o bisnonni) sarebbe un antidoto all’epidemia di sovrappeso.

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