Cosa chiede al Governo il mondo della disabilità
«Come trasformare le attuali sfide in opportunità di crescita»: questo il titolo del congresso della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) celebrato a Roma dal 3 al 4 dicembre.
Numerose le tematiche affrontate nel corso dei seminari: dal Pnrr alla legge delega sulla disabilità e non autosufficienza, dall’assistenza e il riconoscimento dei caregivers alla vita indipendente, senza dimenticare l’inclusione scolastica e il rapporto tra mondo del lavoro e disabilità. Infine, anche un momento di confronto sul tema dell’universal design, ossia la Progettazione universale rivolta a tutte le categorie di persone.
Le proposte sulla Legge di Bilancio
Il congresso ha rappresentato anche un’occasione di confronto sulla Legge di Bilancio attualmente all’esame delle Camere. Nello specifico, i vari esponenti politici presenti al congresso hanno ricevuto un dossier con proposte di emendamenti.
Avanzate, tra le diverse proposte, alcune relative al Fondo per la Non Autosufficienza: per questa misura si chiede un ampliamento del fondo, separando quanti hanno una forma di disabilità grave o gravissima (dalla nascita o sopravvenuta) da quanti lo sono diventati avendo raggiunto l’età anziana e predisponendo percorsi specifici e dedicati attraverso fondi o quote di fondo ad hoc.
Tra le richieste vi è inoltre un rafforzamento del settore relativo alla “vita indipendente” relativo a un ricollocamento sul fondo per il “dopo di noi” delle risorse non fruite e un incremento del fondo per interventi legislativi per il riconoscimento sociale ed economico dell’attività dei caregiver familiari.
Istruzione e Lavoro
Per quanto riguarda la scuola si chiede anche di prevedere dei fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, l’istituzione delle scuole di specializzazione per l’inclusione scolastica e la formazione iniziale dei docenti sulle didattiche inclusive.
In ambito lavorativo, invece, viene chiesto venga garantito per tutto il 2023 il diritto al lavoro agile per le persone con disabilità e la preferenza di accesso a tale misura ai caregivers.
Emanuele Boi