Dati Istat: aumentano in Italia gli alunni con disabilità
Sono oltre 316mila gli alunni con disabilità che nell’anno scolastico 2021-2022 frequentano le scuole italiane. Il dato è stato reso noto dall’Istat che ha pubblicato il rapporto su “Inclusione scolastica degli alunni con disabilità relativo all’anno 2021-2022”. L’indagine, condotta via web attraverso un questionario elettronico ha l’obiettivo di rilevare le risorse, le attività e gli strumenti di cui è dotato ciascun plesso scolastico.
Alunni con disabilità, un dato in crescita
Secondo il Miur, gli oltre 316 mila alunni con disabilità iscritti alle scuole italiane rappresentano il 3,8 per cento degli iscritti. Questo dato ha registrato un incremento del 5 per cento (circa 15 mila in più) rispetto all’anno precedente.
L’emergenza sanitaria e l’introduzione della didattica a distanza (Dad) hanno influito sui processi di inclusione. Nell’anno scolastico 21-22, il 64 per cento delle scuole ha attivato la Dad (Didattica a distanza) e in questo modo, più di 86mila studenti con disabilità hanno preso parte alle lezioni in presenza mentre il resto della classe era collegata da remoto; quasi 76mila hanno partecipato a distanza al pari dei compagni; mentre si attesta all’1,7 per cento la quota degli esclusi.
Diversi i fattori che incidono sull’esclusione dalla Dad: la gravità delle patologie (36 per cento dei casi), seguono il disagio socio-economico, le difficoltà organizzative delle famiglie e la mancanza di strumenti tecnologici adeguati.
Insegnanti di sostegno, migliora l’offerta formativa
Cresce il dato riferito agli insegnanti di sostegno: sono oltre 207mila con un incremento di 16mila unità rispetto all’anno scolastico precedente. Di questi, secondo fonti Miur, quasi 200mila sono impiegati nella scuola statale e più di 7mila in quella non statale. La Legge 244/2007 raccomanda un rapporto alunno–insegnante per il sostegno pari a 2, a livello nazionale il rapporto è migliore con un valore pari a 1,5.
Sempre elevato il numero di insegnanti senza una formazione specifica. Sono più di 70mila, infatti, i docenti selezionati dalle liste curriculari impegnati in classi frequentate da alunni con disabilità.
Con il decreto ministeriale 188 del 21 giugno 2021 è stato introdotto un sistema formativo rivolto ai docenti non specializzati sul sostegno, ma impiegati nelle classi con alunni disabili con l’obiettivo di garantire una conoscenza base sulle tematiche inclusive.
Alla carenza di formazione specifica si aggiunge, non di rado, un ritardo nell’assegnazione degli insegnanti per il sostegno.
Negli ultimi 3 anni, tuttavia, la quota di insegnanti specializzati per il sostegno ha registrato un incremento passando dal 63 per cento (a.s. 2019-2020) al 68 per cento (a.s. 2021-2022).
Assistenti all’autonomia e alla comunicazione
Gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione sono previsti dall’articolo 13 della legge 104/92. Tra i compiti, quelli di facilitare la comunicazione con lo studente con disabilità, stimolarne lo sviluppo delle potenzialità nelle diverse dimensioni della sua autonomia, supportarlo nella partecipazione alle attività e partecipare, in sinergia con i docenti, all’azione educativa.
Nelle scuole gli assistenti all’autonomia sono più di 65mila, ma solo il 4,6 per cento conosce la lingua dei segni. A livello nazionale il rapporto alunno/assistente registra un valore pari a 4,5 (con il valore che sale a 5 nel Mezzogiorno).
Formazione in tecnologie educative
Nonostante la continua evoluzione degli strumenti tecnologici a supporto della didattica, risulta ancora poco diffusa la formazione dei docenti per il sostegno in tecnologie educative specifiche per alunni con disabilità. In una scuola su dieci nessun insegnante ha frequentato specifici corsi di aggiornamento per l’utilizzo di queste tecnologie; nel 62 per cento delle scuole i corsi sono stati frequentati da alcuni docenti mentre nel restante 28 per cento dei casi sono tutti gli insegnanti ad aver frequentato almeno un corso.
Barriere architettoniche e accessibilità per gli alunni con disabilità sensoriale
Sono ancora numerose le scuole con barriere fisiche: nell’a.s. 2021-2022 solo una su tre risulta accessibile per alunni con disabilità motoria. A rappresentare la barriera più diffusa (45 per cento) è l’assenza di un ascensore o la mancanza di un ascensore adeguato al trasporto delle persone con disabilità; numerose anche le scuole sprovviste di servo scala interno o di bagni a norma.
Mancano, inoltre, gli ausili senso-percettivi destinati all’orientamento degli alunni con disabilità sensoriali. Solo l’1,5 per cento delle scuole dispone di mappe a rilievo o percorsi tattili rendendo così gli spazi accessibili ad alunni con cecità o ipovisione; le segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia sono presenti solo nel 16 per cento delle scuole.
Postazioni informatiche
Il 76 per cento di scuole primarie e secondarie dispone di postazioni informatiche adatte alle esigenze degli alunni con disabilità. Tuttavia la Sardegna presenta la percentuale più bassa (66 per cento, contro l’88 per cento della provincia autonoma di Trento). Le tecnologie adottate sono definite, tuttavia, insufficienti da una scuola su cinque con una carenza crescente nel Mezzogiorno dove questa problematica è segnalata da una scuola su tre. Valutando in base agli ordini scolastici, a risultare maggiormente sprovvista è la scuola primaria (28 per cento di postazioni insufficienti).
La collocazione in classe delle postazioni informatiche si registra nel 47 per cento dei casi. Nel restante 53 per cento, queste tecnologie sono in ambienti esterni, ad esempio laboratori o aule per il sostegno.
Emanuele Boi