Make To Care, le forme di innovazione al servizio della disabilità
Digicog-Ms e Argo sono le soluzioni premiate al “Make To Care 2022”, iniziativa promossa da Sanofi per promuovere e incoraggiare tutte le forme di innovazione al servizio della disabilità.
Il contest “Make To Care”
Promosso da Sanofi (una delle principali aziende farmaceutiche) in collaborazione con Maker Faire Rome – The European Edition, un evento che facilita e racconta l’innovazione tecnologica, il contest nasce nel 2016. Quest’anno è giunto alla settima edizione e così il concorso intende supportare progetti e start-up per migliorare la vita delle persone con disabilità e dei loro caregiver. Negli anni ha raccolto oltre 500 progetti di cui 57 finalisti e 12 vincitori.
In questa edizione la giuria ha premiato l’applicazione Digicog-Ms e il dispositivo Argo.
Digicog-Ms, un aiuto per le persone con la sclerosi multipla
Come raccontato in un precedente articolo, Digicog-Ms è un’applicazione che consente di monitorare le funzioni cognitive delle persone affette da malattie neurodegenerative e in particolar modo da sclerosi multipla. L’idea nasce durante il lockdown, quando si è reso necessario l’utilizzo di soluzioni digitali per supportare le persone fragili. L’obiettivo? Supportare i pazienti nella valutazione delle proprie funzioni cognitive e nella riabilitazione a distanza.
Grazie alla digitalizzazione dei test cognitivi, infatti, i pazienti possono selezionare tra due modalità di autovalutazione: autonoma o supervisionata da remoto da un clinico. L’applicazione, inoltre, avvantaggia anche i medici in quanto fornisce un supporto nelle fasi di valutazione, interpretazione dei risultati e nella pianificazione di un percorso riabilitativo personalizzato.
Argo, un dispositivo per i nuotatori con disabilità visiva
Argo, altra soluzione premiata, è un dispositivo per aumentare l’autonomia dei nuotatori con disabilità visiva. Il progetto nasce nel 2021 e svolge il compito di guidare l’atleta durante gli allenamenti in vasca o nelle competizioni.
Come funziona? Sono tre gli elementi che compongono Argo: una fotocellula e un sensore posti alle estremità della vasca mentre un altro viene indossato dal nuotatore (agganciato agli occhialini). Argo riceve differenti tipi di vibrazione che indicano se si è giunti in prossimità della fine della vasca, l’avvicinarsi ai bordi o la presenza di ostacoli. Tale tecnologia consente agli atleti di evitare ferite e lesioni.
Emanuele Boi