Reddito di cittadinanza e assegno unico: gli importi aggiornati
Attraverso l’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (Auu), l’Inps ha reso noti i dati relativi ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC). I dati, nello specifico, si riferiscono al periodo marzo-novembre 2022.
Dati nazionali
Sono stati erogati nel periodo di osservazione assegni per un importo pari a 11,6 miliardi di euro. Di questi 11,1 sono stati spesi per nuclei non percettori di RdC (una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 9,1 milioni di figli beneficiari) con importi mensili medi pari a 233 euro per richiedente e 146 euro per figlio.
I nuclei percettori di RdC, invece, con almeno una mensilità di prestazione integrata dall’Auu sono 493mila (con riferimento a circa 835mila figli a carico, di cui circa 480mila appartenenti esclusivamente a nuclei percettori di RdC).
In questo caso l’integrazione dell’Auu sono calcolate sottraendo la quota di RdC relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare.
In Sardegna
Per quanto concerne la Sardegna, l’Auu ha versato a quanti hanno diritto un valore medio di 161 euro (il valore è più alto solo in Calabria con 167 euro).
Sempre secondo i dati forniti dall’Istituto, in Sardegna sono state presentate più di 148mila domande (contro il 6,1 milioni presentate a livello nazionale) per un totale di circa 217mila figli.
L’importo dell’Auu accreditato in favore dei percettori di RdC, in Sardegna, è in media di 97 euro con 15mila figli.
Assegno Unico Universale, le novità
La manovra di bilancio approvata dal Governo Melonicontiene alcune modifiche agli importi destinati alle famiglie che percepiscono l’Auu. Il sostegno, quindi, sarà erogato con la rivalutazione della legge, ma l’adeguamento riguarderà i nuclei familiari più numerosi con figli piccoli e quelli disabili.
Da marzo 2023, inoltre, l’Inps proseguirà in maniera automatica il pagamento per quanti già ne usufruiscono. La domanda andrà presentata esclusivamente da chi richiede per la prima volta il sostegno mentre quanti devono segnalare variazioni potranno aggiornare l’istanza tramite procedura online.
Le mensilità di gennaio e febbraio 2023 saranno calcolate in base all’Isee 2022, o facendo riferimento all’Isee 2023 se già presente. Da marzo 2023 l’importo sarà determinato in base all’Isee 2023, questo vuol dire che in caso di mancanza di Isee, l’assegno sarà calcolato con riferimento ai valori minimi, salvo conguaglio con gli arretrati qualora l’Isee venga presentato entro il 30 giugno.
Emanuele Boi