Centro diurno Controvento, l’integrazione diventa un film
Quattro episodi per raccontare il progetto di inclusione del centro diurno Controvento di Assemini, in provincia di Cagliari, dove sono accolte persone con disabilità in condizione di non autosufficienza e di emarginazione sociale. Su Facebook il video: Facebook.
Dal teatro al mondo del lavoro
Il progetto nasce dall’incontro tra William e Pasquale che decidono di portare in giro per le scuole della Sardegna una serie di spettacoli teatrali sull’inclusione. Da lì alla creazione di un centro per la riabilitazione e l’inserimento delle persone anziane e con disabilità il passo è breve: oggi il centro di Assemini dà sostegno e supporto a più di 150 famiglie con un’ampia offerta di servizi.
Tra questi figurano anche l’assistenza di disbrigo pratiche, come quelle per la legge 162 che spesso scoraggiano le famiglie a causa della burocrazia e dei tempi piuttosto lunghi per l’ottenimento delle agevolazioni.
La docu-serie
Scritta e diretta da Michele Marescutti con le riprese di Federico Branca e prodotta Da Quartourismo, la serie in quattro episodi dal titolo “Includere si può”, ruota attorno alle vicende del centro diurno e ha come protagonisti gli ospiti, giovani e anziani, impegnati in attività multidisciplinari che «concorreranno a divulgare il territorio sardo, nonché i primi inserimenti inclusivi nel mondo del lavoro. Senza dimenticare le difficoltà, le gioie, gli amori e le delusioni di una vita che merita inclusione prima ancora della nascita» sottolinea il regista. Che prosegue: «è un progetto dedicato all’inclusione dell’individuo diversamente abile nelle dinamiche dell’ambiente in cui vive, filtrato attraverso la forma della produzione documentaristica».
Il progetto verrà presentato in una serie di manifestazioni in Italia e all’estero. Un’occasione unica per parlare di inclusione e di territorio sardo.
Roberta Gatto