Borsa Turismo internazionale a Milano: chi fa turismo inclusivo
Il turismo accessibile trova spazio nella Borsa Internazionale del Turismo 2023 a Milano. Allo stand della Regione Marche verranno infatti esposte le azioni del progetto “Fermo Deaf Friendly city” volto a promuovere nel territorio l’inclusione della comunità sorda italiana e straniera.
Fermo Deaf Friendly City
Con la dicitura Deaf Friendly si intende “amichevole per i sordi”, con “Fermo Deaf Friendly City” si intraprende un percorso per realizzare una città inclusiva dal punto di vista comunicativo, capace di offrire le stesse opportunità di accesso ai servizi e opportunità lavorative.
L’iniziativa rientra infatti nel progetto regionale “Marche for All”, in pratica la risposta al bando del Ministero della Disabilità per il turismo accessibile.
L’aeroporto, primo punto di contatto
Una delle novità più grandi previste dal progetto è rappresentata da un “touch point” territoriale per turisti sordi posizionato all’aeroporto di Ancona. Questo costituirà un punto informazioni in lingue dei segni per turisti sordi segnanti e in lingue vocali per i sordi oralisti, cioè quelli che leggono principalmente il labiale.
Obiettivo accessibilità
L’obiettivo principale è quindi l’accessibilità. Dalla prossima estate a Porto San Giorgio sarà allestita una spiaggia attrezzata con segnaletica visiva e presenza costante di assistenti, animatori e bagnini che parlano la lingua dei segni.
Non solo spiaggia. Si vuole anche sviluppare una app multilingue per dispositivi mobili che permetta ai turisti sordi di esplorare il territorio in autonomia. Ad esempio, di fronte a un monumento o museo sarà possibile far partire una spiegazione in lingue dei segni o in lingue vocali scritte.
Da tutta la provincia di Fermo crescono sempre di più le richieste da parte di enti pubblici e privati che desiderano aderire al progetto. Nello specifico, ai partner si forniranno corsi gratuiti di sensibilizzazione alla Lis e un servizio di interpretariato in lingue dei segni da remoto (tramite smartphone o tablet).
Emanuele Boi