Assistenza a persone con disabilità: ecco cosa spetta ai caregiver
Ai lavoratori dipendenti, pubblici o privati spettano (ai sensi dell’art. 33 della legge n. 104 del 1992) tre giorni di permesso al mese per assistere un congiunto in stato di handicap grave. Il monte ore delle tre giornate di permesso può essere inoltre frazionato ed è sempre retribuito e coperto da contribuzione previdenziale figurativa (cioè contribuzione versata in modo virtuale). Affinché si possa usufruire dei permessi, il familiare assistito dal lavoratore non deve essere ricoverato a tempo pieno in ospedale o in un’altra struttura.
Chi può richiedere i permessi Legge 104
I permessi possono essere richiesti dai familiari conviventi. Nello specifico, coniuge, genitori, figli o altri parenti o affini entro il secondo grado.
Secondo una modifica introdotta a partire dal 13 agosto 2022, i permessi per uno stesso congiunto possono essere suddivisi tra più lavoratori aventi diritto: ad esempio, se un bambino con disabilità ha entrambi i genitori lavoratori dipendenti, potrà essere assistito alternativamente dall’uno o dall’altro.
Congedo straordinario legge 104
Questo tipo di congedo spetta al coniuge o, in mancanza di questo, ai genitori o ai figli conviventi di una persona con disabilità grave. Va ad aggiungersi ai permessi mensili, può durare fino a 2 anni complessivi e, come per le tre giornate mensili, è frazionabile in periodi più brevi. Anche il congedo straordinario viene regolarmente retribuito con un’indennità a carico dell’Inps anticipata dal datore di lavoro.
Pensione anticipata
Per poter richiedere la pensione anticipata, i lavoratori che assistono un familiare con Legge 104 devono aderire ai seguenti requisiti:
– l’assistito deve avere una percentuale di invalidità superiore al 74 per cento;
– il lavoratore deve convivere da almeno 6 mesi con la persona in stato di handicap grave;
– il lavoratore deve essere familiare di primo grado, ovvero coniuge, genitore o figlio;
– il richiedente deve essere lavoratore precoce (ovvero che ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni) o che svolge incarichi gravosi.
Indennità di accompagnamento
Si tratta di un sostegno economico versato dall’Inps in favore delle persone con invalidità accertata del 100 per cento.
La prestazione ha lo scopo di contribuire alle spese per l’assistenza di persone che non possono muoversi e camminare autonomamente o che risultano impossibilitate a compiere gesti quotidiani come mangiare, vestirsi e lavarsi.
Assegno di cura
È una prestazione economica destinata a contribuire alle spese sostenute dal care giver per l’assistenza continua del familiare con disabilità. Il valore dell’importo varia da regione a regione e tiene conto dell’Isee del nucleo familiare, quindi varia da persona a persona.
Agevolazioni fiscali
La Legge 104/92 prevede diverse agevolazioni fiscali per le persone con disabilità e per i caregiver. Di seguito sono elencate alcune delle principali agevolazioni fiscali previste dalla legge:
1- Detrazioni fiscali integrali per spese sanitarie;
2 – Detrazioni fiscali per l’acquisto di ausili e attrezzature (mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici con detrazione Irpef sulla spesa sostenuta per l’acquisto e Iva agevolata).
3 – Detrazioni fiscali per l’assistenza domiciliare;
4. Agevolazioni per l’acquisto di mezzi di trasporto, cioè autoveicoli con Iva ad aliquota agevolata del 4 per cento sul prezzo di acquisto, detrazione Irpef al 19 per cento sui mezzi di locomozione utilizzati dalla persona con disabilità; esenzione permanente dal pagamento del bollo ed esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà; può utilizzare la detrazione il familiare che ha sostenuto la spesa se la persona con disabilità è fiscalmente a carico (si considera tale chi possiede un reddito proprio annuo non superiore a 2.840,51 euro o, per i figli di età non superiore a 24 anni, a 4mila euro).
5 – Detrazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche
6 – Detrazioni Irpef per ogni figlio a carico.
Roberta Gatto