Concorso letterario “Salva la tua lingua locale”: c’è tempo fino al 31 marzo
Promossa dal Ministero dell’Istruzione e dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli Aps) e da Ali Lazio in collaborazione con l’Associazione Scuola strumento di Pace (Eip), l’iniziativa si rivolge alle scuole primarie, secondarie di I e di II grado dell’intero territorio nazionale.
Di cosa si tratta
Al premio potranno partecipare, per la sezione scuola, gli studenti dell’intero territorio nazionale in forma individuale o di gruppo. Dopo lo stop di tre anni dovuto alla pandemia, il concorso “Salva la tua lingua locale” torna a premiare la creatività dei più giovani con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare i dialetti delle regioni italiane, in concordanza con la convenzione Unesco.
Sarà possibile cimentarsi in una delle tre sezioni previste: poesia, prosa e musica, tutte a tema libero.
Sezione Poesia
Ogni istituto potrà inviare fino a un massimo di tre poesie di non più di 90 versi, in dialetto con relativa traduzione in italiano, selezionate tra i lavori degli studenti partecipanti.
Sezione Prosa
Ogni istituto potrà inviare un lavoro in prosa (racconto, storia, favola, con relativa traduzione in italiano) di non più di due cartelle (3600 battute spazi inclusi), selezionato a cura dell’Istituto stesso tra i lavori degli studenti partecipanti.
Sezione Musica
Ogni istituto potrà inviare fino a 3 composizioni musicali, corredati di testo (con relativa traduzione in italiano) e musica, (registrazione su file MP3 o formati simili – durata massima di 5 minuti). Gli elaborati dovranno essere inviati esclusivamente a mezzo del formulario online a cui si accede dalla pagina del bando.
I primi tre classificati di ogni sezione saranno premiati con una targa e la pubblicazione dei lavori nell’antologia finale dei vincitori e dei finalisti, durante la cerimonia di premiazione. La Giuria potrà inoltre attribuire menzioni d’onore e premi speciali per le varie Sezioni ai lavori che si sono distinti e a personalità dei territori per la diffusione del Premio e la collaborazione con le scuole.
Roberta Gatto