Camminate all’aria aperta? Sì, ma in sicurezza
Primavera, tempo di gite in mezzo alla natura. In pianura o in montagna, le passeggiate all’aria aperta sono un vero toccasana per il fisico e la mente, specie dopo i lunghi periodi di lock down dovuti all’emergenza sanitaria.
Un piacere a cui nessuno dovrebbe rinunciare, nemmeno chi convive con una disabilità visiva. Per muoversi in sicurezza tra boschi e sentieri rocciosi, tuttavia, non è sempre sufficiente avvalersi dell’accompagnamento di una persona vedente. Chi accompagna una persona con disabilità visiva, infatti, dovrebbe essere preparato ad affrontare l’esperienza, in modo da rendere l’escursione il più piacevole e rilassante possibile.
Per questo la Apri di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) ha diffuso in questi giorni un piccolo vademecum per gli accompagnatori.
Poche e semplici regole
Se vi preparate ad accompagnare una persona cieca o ipovedente in un’escursione, sia che lo facciate per lavoro o per piacere, ci sono alcune semplici norme che dovreste conoscere per rendere l’esperienza sicura e piacevole per entrambe le parti. Ma ecco i consigli che l’Apri di Torino ha pensato di stilare.
Innanzitutto, l’accompagnatore deve:
° stare a contatto con la persona con disabilità visiva costantemente, con gomiti, braccia o spalla. Sono ammessi solo pochi istanti o passi senza contatto;
° dare sicurezza e segnalare ostacoli in anticipo;
° dare la direzione di marcia e segnalare curve o cambi di direzione;
° motivare trasmettendo entusiasmo, armonia e serenità;
° descrivere panorama, meteo e punti di riferimento. Particolare importanza hanno i punti di riferimento, perché in caso di chiamate d’emergenza, ogni componente deve sapere dove si trova;
° comprendere eventuali esigenze, difficoltà o stanchezza;
° infondere e trasmettere fiducia;
° sempre sapere cosa fare, senza incertezze.
Ricordiamo che molti di questi consigli si rivelano utili anche durante gli accompagnamenti di routine, ad esempio durante una passeggiata in città tra le vie dello shopping.
Per ulteriori informazioni: apri@ipovedenti.it.
Roberta Gatto