Sofferente di balbuzie? C’è la possibilità di essere vittima di atteggiamenti e gesti discriminatori

In occasione della Giornata Mondiale della Voce del 16 aprile, l’Associazione Vivavoce promuove la campagna “voice shaming”. Con questa espressione si intende la discriminazione nei confronti di chi soffre di disturbi di linguaggio, voce e comunicazione. La campagna è stata intitolata “16 voce dici” e intende dare l’opportunità a chi soffre di problemi legati alla voce (ed è vittima di discriminazione), di segnalare il proprio disagio ricevendo un sostegno psicologico gratuito da un’équipe medica specializzata. Da oggi infatti, le persone vittime di voice shaming che intendono segnalare il proprio disagio e ricevere un supporto psicologico gratuito da parte di un team specializzato possono inviare un messaggio al numero whatsApp 3891560942. Per informazioni sulla chat “Voice Help”: https://associazionevivavoce.it

Non solo balbuzie

I disturbi del linguaggio possono interessare sia il lato dell’espressione sia il lato della comprensione. In assoluto, il più diffuso è la balbuzie, problema che in Italia riguarda più di un milione di persone, fra cui oltre 200mila minorenni.

La balbuzie è un disturbo della fluenza verbale ed esordisce principalmente durante l’infanzia e può manifestarsi in diversi modi.

Può infatti presentare non solo sintomi verbali (blocchi udibili o silenti, esitazioni, pause, ripetizioni e prolungamenti di suono), ma anche sintomi motori, quali spasmi, tic, contrazione dei muscoli del viso e modifiche della postura.

Alla balbuzia si possono associare problemi psico-emotivi che hanno poi ripercussioni sulla vita di relazione portando a rinunce e all’evitare determinate situazioni anche molto comuni.

Meno diffusi delle balbuzie, ma non certo rari, sono i problemi del linguaggio quali la dislalia (difficoltà a pronunciare alcuni suoni a causa di un difetto nella conformazione o nel funzionamento dell’apparato fonatorio), il disturbo pragmatico della comunicazione che può manifestarsi in vari modi (difficoltà a rispettare i turni della conversazione, problemi di espressione e di comprensione, difficoltà nella scelta di vocaboli appropriati al contesto eccetera).

Cosa fare
Per la dislalia e il disturbo pragmatico della comunicazione, il trattamento d’elezione consiste nella logopedia. Dopo aver individuato le cause all’origine del problema, è previsto un percorso riabilitativo ad hoc insieme al logopedista. Più complesso è invece il trattamento delle balbuzie, anche perché non sono state ancora identificate con precisione le cause alla base del disturbo.

Il logopedista si occuperà degli aspetti pneumo-fono-articolatori, lo psicologo o lo psicoterapeuta si concentrerà invece su questioni quali la gestione dell’ansia e dello stress e, più in generale, su quella delle emozioni e ogni specialista opererà nel proprio ambito di competenza.

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