L’utilizzo dello psicologo? Costa troppo
Dover rinunciare allo psicologo per motivi economici: è quanto emerge da un indagine realizzata dall’Istituto Piepoli per il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi.
L’indagine
Svolta su un campione rappresentativo della popolazione italiana composto da uomini e donne maggiorenni, l’indagine mette in evidenza dati significativi.
Un italiano su dieci, infatti, vorrebbe andare dallo psicolog, ma deve rinunciarci per motivi economici. Ad avere questa difficoltà sono soprattutto le donne (11 per cento) e le persone dai 54 anni in su (11 per cento). Un ampio numero di intervistati (l’89 per cento) pensa che l’assistenza psicologica sia un diritto pubblico, di conseguenza dovrebbe essere gratuita e accessibile a tutti.
Intanto si registra un peggioramento del benessere psicologico, con un aumento del 26 per cento (contro l’11 per cento che lo ritiene migliorato, saldo negativo -15 per cento). Ad avvertire il peggioramento uomini e donne in pari misura (rispettivamente 26 e 27 per cento), con un’ampia percentuale nella fascia d’età tra i 35 e i 54 anni (-23 per cento)
Il 17 per cento (circa uno su cinque) si è già rivolto a un esperto, con un aumento del 25 per cento nella popolazione in una fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Dal report emerge, inoltre, come la pandemia abbia cambiato il rapporto delle persone con i problemi psicologici per il 58 per cento degli intervistati. Il 26 per cento è maggiormente propenso a chiedere aiuto; il 20 per cento ne parla con meno vergogna.
Bonus psicologo
La Legge di Bilancio 2023 ha rifinanziato il bonus psicologo. Questo permetterà ai beneficiari di ricevere un contributo a sostegno delle spese per sessioni di psicoterapia fino a 1500 euro nel rispetto di appositi requisiti. Quello che non si dice, però, è che, seppure il bonus sia quasi raddoppiato rispetto le disposizioni dell’anno scorso passando (da 700 euro a 1500 euro), l’investimento complessivo è stato ridimensionato e l’accesso quindi limitato alla disponibilità stessa dei fondi che verranno esauriti prima. Il problema dell’accessibilità a questo bonus, quindi, viene ridimensionato, lasciando tutti i problemi sul tavolo.
Secondo quanto annunciato dal Ministero della Salute, si dovrebbe poter presentare la domanda a partire da giugno. Inoltre devono ancora essere rese note le modalità di presentazione della domanda anche se, come per l’anno scorso, si prevede verrà utilizzata la piattaforma dell’Inps.
Emanuele Boi