“Tecnologicamente inSuperAbili”, un sito per i disabili motori
Aiutare le persone con disabilità motoria a usare smartphone e computer avviando un’agenzia di servizi online. È l’intuizione di Raffaele Parri e Nicolò Sparesato, due giovani ragazzi che hanno fondato “Tecnologicamente inSuperAbili”.
La storia
Come spiegato nel sito , i due ragazzi sono fermamente convinti di come la tecnologia possa migliorare l’autonomia e l’indipendenza dei disabili, la loro qualità della vita e quella delle loro famiglie insieme alla capacità di socializzazione. Tutto questo, favorendo l’inclusione.
«Abbiamo maturato questa consapevolezza durante il periodo della pandemia» dichiarano i due giovani, «così ci siamo ritrovati per realizzare un sito dove si descrivessero le esperienze maturate durante un corso di formazione volto all’autonomia».
Come nasce l’iniziativa
La forza dell’iniziativa sta anche nel fatto che si basa su esperienze ed esigenze personali. Raffaele ha una tetraparesi spastica distonica con disartria e Nicolò una tetra paresi spastica. Nel loro sito, si legge ancora come, «siamo passati da semplici consumatori passivi di tecnologie a erogatori attivi di servizi e soluzioni tecnologiche collocando al centro la persona, le sue esigenze e le sue abilità».
“Tecnologicamente inSuperAbili” vuole quindi, «essere un centro di aggregazione volto a eliminare il divario digitale al fine di consentire alle persone con disabilità di essere autonomi e indipendenti.
I servizi offerti
I servizi erogati da “Tecnologicamente inSuperAbili” sono gratuiti per le persone con disabilità. Offrono Help Desk, cioè supportano nell’individuare e risolvere i problemi legati all’utilizzo di una qualsiasi componente informatica e di domotica; assistenza, collaborando alla selezione e alla personalizzazione di dispositivi informatici, telefonici, di tecnologie assistive o strumenti compensativi ad alta tecnologia e domotica. Si occupano inoltre di formazione, trasferendo le proprie conoscenze e competenze attraverso l’erogazione di percorsi di apprendimento.
Con dei laboratori, inoltre, intendono cercare e sviluppare nuove soluzioni che consentano di facilitare l’utilizzo delle tecnologie.
Come spiegano, «l’erogazione di questi servizi prevede il coinvolgimento di terze parti quali l’università per la ricerca e i fornitori di tecnologie per trasferire le esigenze operative e di utilizzo delle persone con le nostre stesse disabilità o simili». E ancora, «si sta cercando di collaborare con un fornitore per la creazione di un laboratorio di tecnologie così da poter provare soluzioni innovative e sperimentare combinazioni di tecnologie in grado di migliorare l’utilizzo dei dispositivi così da relazionarsi nelle attività professionali e in quelle della vita quotidiana».
Emanuele Boi