Blind International Orchestra, la prima orchestra con non vedenti

La Blind International Orchestra è la prima orchestra a comprendere musicisti ciechi e ipovedenti. A raccontare l’esperienza è il fondatore e direttore Alfredo Santoloci.

L’idea e le difficoltà

Il maestro Santoloci spiega, «come tutte le orchestre, la nostra è composta da eccellenti musicisti così come dagli allievi del Conservatorio Santa Cecilia. A questi si aggiungono musicisti non vedenti e ipovedenti». Come nasce l’idea? «Tutto è nato» rivela Santoloci, «dopo aver assistito a un’esibizione di un gruppo di fiati non vedenti, in occasione delle Paralimpiadi di Pechino».

Ma qual è il maggior ostacolo per un’orchestra sinfonica di non vedenti? Certamente non poter seguire i gesti del maestro. «Non mi possono vedere? E io ci parlo», continua il maestro della singolare Blind International Orchestra. Se i musicisti vedenti possono seguire gesti, sguardi, bacchetta, i musicisti non vedenti e ipovedenti sono dotati di un’auricolare che consente di sentire le indicazioni e il tono di voce del maestro, dotato di microfono: «posso loro sussurrare, ad esempio» spiega Santoloci, «quando il musicista deve suonare in maniera più dolce».

L’emozione dei musicisti

«Al debutto l’emozione era molto forte» spiega la flautista Monica Tenev, «e questo è un esperimento particolare. Suonare in un’orchestra che tocca temi così sensibili è un’esperienza che ogni musicista dovrebbe provare; andrebbe prescritto perché ha una valenza quasi terapeutica».

E pensare come oggi Beethoven non verrebbe accettato in nessuna orchestra se non ci fossero esperienze inclusive come la Blind International Orchestra.

«Per un musicista cieco o ipovedente la difficoltà nel suonare in un’orchestra consiste nel fatto che si instaura necessariamente una relazione tra musicista e direttore, cosa impossibile prima dell’intuizione di parlare al microfono», sottolinea ancora Santoloci.

Un’altra discriminazione afferente al mondo della musica riguarda il prezzo degli spartiti. Uno spartito in Braille ha un costo più elevato rispetto quelli per i normodotati. Per ovviare a questo problema numerose persone e istituzioni si stanno organizzando per rendere disponibili gratuitamente partiture in brialle.

Monica Tenev denuncia come, «in molti bandi di ingresso nelle fondazioni lirico sinfoniche italiane bisogna dichiarare di non avere difetti fisici che potrebbero anche solo parzialmente ostacolare il normale svolgimento dell’attività lavorativa». In altri Paesi, ad esempio quelli nord europei, questa dicitura non è presente. Anzi, alcuni bandi sono totalmente inclusivi.

Un’esperienza internazionale

Come suggerito dal nome, la Blind International Orchestra, accoglie musicisti provenienti da tutto il mondo e la speranza è che diventi davvero internazionale così da rappresentare un’opportunità per tutti i musicisti.

Inoccasionedell’Accessibily Day 2023 del 18 maggio, nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma è prevista l’esibizione della Blind International Orchestra. Il biglietto ha il costo simbolico di 5 euro e sarà devoluto in favore dell’attività dell’orchestra. È possibile acquistare i biglietti sulla pagina dedicata sulla piattaforma Eventbrite.

Emanuele Boi

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