Arte divergente, una mostra fotografica per sensibilizzare sull’autismo
Fino al 5 luglio, presso l’Irccs Maugeri a Pavia, sono esposte le opere di Riccardo Pravettoni, un giovane fotografo che attraverso la sua arte comunica e sensibilizza sul mondo neurodivergente.
L’artista
Riccardo Pravettoni, un giovane fotografo nello spettro autistico, esprime la sua passione per la fotografia come forma di comunicazione in cui le parole vengono sostituite dall’obiettivo della macchina fotografica. Attualmente, le sue opere sono in mostra presso gli spazi di Maugeri in Arte, situati all’Irccs Maugeri di Via Salvatore Maugeri a Pavia. Si tratta di una rassegna di eventi artistici e culturali organizzata dalla società benefit Ics Maugeri per umanizzare gli ambienti di cura.
La mostra intitolata “Il titolo? Troppo formale, l’importante è il contenuto”, rappresenta in modo significativo il punto di vista unico dell’artista, attraverso il quale un dettaglio come un fiore o un momento di vita vissuta diventano racconti del suo mondo interiore, un modo per esprimere le sue percezioni e comunicare la sua mente atipica agli altri.
Una diagnosi difficile
Nel 2021 la madre di Riccardo, Loredana Casucci, ha scritto un libro intitolato “L’autismo nello zaino e le incredibili avventure di Ricky”, in cui racconta l’esperienza della famiglia e il difficile percorso diagnostico: infatti, la condizione di Riccardo non è stata immediatamente identificata, facendo perdere così del tempo prezioso alla riabilitazione. Loredana ha quindi intrapreso personalmente un percorso di informazione, esplorando la letteratura internazionale sull’autismo, di gran lunga più avanzata rispetto al panorama italiano.
Un percorso a ostacoli
Riccardo e la madre hanno affrontato numerosi ostacoli anche nell’educazione scolastica: spesso è stato necessario cambiare insegnanti di sostegno e molti di loro non erano preparati a interagire con Riccardo. Anche per questo, il giovane artista e la madre hanno fondato un’associazione che partecipa a conferenze nelle scuole, nelle società sportive e in contesti pubblici dove da due anni Riccardo racconta la sua esperienza di vita per sensibilizzare sull’autismo. La sua forma di comunicazione preferita rimane però la fotografia, che utilizza anche come strumento di denuncia sociale per contrastare i pregiudizi e l’ignoranza. In questo modo aiuta anche le persone neurotipiche a comprendere meglio le persone neuro divergenti. Lo sguardo di Pravettoni infatti colpisce dritto al cuore e i visitatori rimangono affascinati dalle opere in mostra.
Roberta Gatto