Le Università sarde diventano più inclusive
L’obiettivo posto è promuovere la piena ed effettiva inclusione nella società delle persone sorde, sordo cieche, con disabilità uditiva in genere o con deficit di comunicazione e di linguaggio associato ai disturbi generalizzati dello sviluppo e ad altre patologie del sistema nervoso centrale. Per questo si tende a favorire la partecipazione, in condizioni di parità, con gli altri cittadini, alla vita politica, economica, sociale e culturale, mediante la diffusione e l’uso della lingua dei segni italiana (Lis), della lingua dei segni italiana tattile (List) e di ogni altro mezzo idoneo all’acquisizione dell’autonomia e dell’indipendenza.
Così la Regione ha previsto per gli esercizi finanziari 2023 e 2024 uno stanziamento pari a euro 200mila euro quale contributo per interventi nelle Università così da favorire la partecipazione attiva e migliorare l’apprendimento degli studenti con disabilità uditiva. Non solo, ma si dovranno organizzare corsi di formazione e di aggiornamento professionale dei docenti.
Per meglio garantire il pieno accesso alle attività educative, scolastiche e formative delle persone con disabilità uditiva e di rendere effettivo il loro diritto allo studio vengono promossi accordi con le istituzioni scolastiche e universitarie così da sostenere l’attivazione di servizi specialistici di assistenza alla comunicazione, di interpretariato in Lis o List, di programmi di riconoscimento vocale, metodi di sottotitolazione attraverso l’utilizzo di ogni altro ausilio idoneo a consentire la partecipazione attiva e così migliorare l’apprendimento degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado, nella formazione professionale e nell’istruzione universitaria.
Adesso diventa un compito delle Università degli Studi di Cagliari e di Sassari presentare proposte progettuali per interventi da svolgersi nell’arco del biennio 2023 – 2024 così da prevedere sia l’attivazione di servizi specialistici di assistenza alla comunicazione, di interpretariato in Lis o List, sia di programmi di riconoscimento vocale, metodi di sottotitolazione e l’utilizzo di ogni altro ausilio idoneo a consentire la partecipazione attiva e a migliorare l’apprendimento degli studenti nell’istruzione universitaria.