Cosa c’è di nuovo da sapere sul Reddito di cittadinanza
Con la circolare 61 del 12 luglio 2023 l’Inps illustra le modifiche alla normativa che disciplina il Reddito di Cittadinanza. Nello specifico, la legge di Bilancio 2023 non interviene sui requisiti richiesti per beneficiare della misura, ma ne riduce la durata. Le nuove regole entreranno in vigore nel 2024.
Eliminazione della prestazione
Dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, il Reddito di Cittadinanza è riconosciuto ai beneficiari nel limite massimo di 7 mensilità. Sono esclusi «i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età».
A decorrere dal 2024, tuttavia, in base a quanto previsto dall’articolo 1 comma 318 della legge di Bilancio 2023 (ovvero l’abrogazione degli articoli da 1 a 13 del decreto legge 4/2019), il Reddito di Cittadinanza sarà eliminato.
Decadenza del RdC dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua
La legge di Bilancio 2023 stabilisce che il RdC decade se si rifiuta la prima offerta di lavoro congrua. Si legge nella circolare: «l’offerta è considerata congrua, per i percettori di Reddito di Cittadinanza […] se rispetta i seguenti principi: coerenza con le esperienze e competenze maturate; distanza dalla residenza e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico; durata della disoccupazione; retribuzione superiore di almeno il 10 per cento del beneficio massimo fruibile da un solo individuo, inclusivo della componente a integrazione del reddito dei nuclei residenti in abitazione in locazione».