Un adesivo per le disabilità invisibili
Dal 2021 è attiva, su iniziativa dell’Aicca (Associazione Italiana Cardiopatici Congeniti bambini e Adulti) la campagna “C’è anche se non la vedi”. E si tratta di una campagna dove si mira a mettere in luce tutte quelle forme di disabilità che non risultano evidenti.
Le malattie invisibili
L’idea è venuta alla direttrice di Aicca Giovanna Campioni che più volte si è trovata a dover spiegare perché fosse in possesso del contrassegno auto per disabili o è stata discriminata per aver chiesto di saltare una fila. Infatti le cardiopatie, come molte altre patologie invalidanti, non risultano evidenti e spesso costringono i malati a fornire spiegazioni o addirittura a doversi difendere da accuse e aggressioni verbali.
Una situazione insostenibile, a cui il progetto di comunicazione “Disabilità. C’è anche se non la vedi” vuole mettere fine una volta per tutte. Partendo da Milano punta ora a estendersi ad altri Comuni e regioni italiane dando così voce alle cosiddette “disabilità nascoste”.
Il progetto
Tra le malattie invalidanti che condizionano anche in maniera pesante la qualità di vita delle persone, non ci sono soltanto quelle che si manifestano in modo evidente e riconoscibile: le cardiopatie, le malattie autoimmuni, la sclerosi multipla, la sindrome di Asperger sono disabilità non visibili a prima vista. Il fatto che queste patologie non producano effetti immediatamente visibili non le rende però meno invalidanti di quelle che invece lo fanno. Per questo, anche in base alla propria esperienza di persona cardiopatica, Giovanna Campioni ha deciso di dare il via a un progetto ispirato a un adesivo da utilizzare all’estero per rappresentare tutte le disabilità, non solo quelle che necessitano di ausili per la deambulazione come le carrozzine.
E proprio di un adesivo si avvale la campagna promossa da Aicca che può essere utilizzato come forma di comunicazione e sensibilizzazione su mezzi e luoghi pubblici come autobus, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri commerciali, scuole e università.
Il progetto ha preso il via nel 2021 e andrà avanti anche quest’anno fuori dai confini di Milano. Il proposito è di arricchirla di nuove iniziative in collaborazione con numerosi partner aziendali e istituzionali, oltre che nuove forme di comunicazione.
Roberta Gatto