Campionati Mondiali di atletica paralimpici di Parigi: per l’Italia 12 medaglie
Dodici medaglie per un Mondiale tutto da incorniciare. Dall’8 al 17 luglio gli azzurri dell’atletica paralimpica hanno realizzato un vero trionfo. L’Italia torna infatti dalla trasferta francese con cinque ori, tre argenti, quattro bronzi classificandosi tra le Nazioni più forti al mondo. Velocità su 100 e 200 metri, ma la festa azzurra è stata corroborata anche dai successi nei lanci.
Nel bilancio complessivo, oltre alle dodici medaglie complessive, si devono aggiungere anche i dieci pass per i prossimi Giochi Paralimpici Estivi in programma dal 28 agosto all’8 settembre sempre nella capitale francese.
Tra i protagonisti assoluti della rassegna iridata francese è stato Maxcel Amo Manu che ha dominato i 100 e 200 metri maschili di categoria T64. Indimenticabile poi, proprio la finale dei 200 metri che ha visto Amo conquistare l’oro e Fabio Bottazzini l’argento.
Straordinaria anche la finale dei 100 metri femminili T63 con il podio tutto azzurro che ha ricalcato quello dei Giochi di Tokyo 2020: oro per Ambra Sabatini, argento per Martina Caironi, bronzo per Monica Contrafatto.
E se poi la Caironi si è dovuta accontentare (si fa per dire) dell’argento nei 100 metri, nel salto in lungo non c’è stata storia. La bergamasca ha infatti conquistato il suo terzo titolo iridato in carriera in questa specialità. Il quinto oro è stato appannaggio invece di Assunta Legnante, altra bandiera dell’atletica paralimpica italiana. La lanciatrice napoletana ha trionfato nel getto del peso di categoria F11. Per lei anche la soddisfazione del terzo posto nel lancio del disco.
Dal settore lanci anche il terzo argento con il 57enne Giuseppe Campoccio secondo nel peso di categoria F33.
Quattro invece le medaglie di bronzo: oltre a quelle già citate di Legnante e Contrafatto, sul terzo gradino del podio è finita per ben due volte Valentina Petrillo, terza nei 100 e 200 metri femminili di categoria T12.
Da segnalare anche il primato mondiale di Sabatini nei 100 T63, due record europei (Manu nei 100 e 200 T64), sette primati italiani, otto record personali e varie migliori prestazioni stagionali.