Lego Braille Bricks, quando il gioco è davvero per tutti
In Italia arriveranno nel 2024 e sono i mattoncini Lego in Braille. L’obiettivo? Aiutare i bambini ciechi e ipovedenti a imparare a leggere l’alfabeto. Si tratta dei “Lego Braille Bricks”, confezioni contenenti 287 mattoncini in cinque colori disponibili per l’acquisto in sei Paesi di lingua inglese (tra cui Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti e Australia) e cinque Paesi di lingua francese (tra cui Belgio, Canada e Svizzera). I pezzi dei Braille Bricks sono compatibili con tutti gli altri kit Lego.
Lego Braille Bricks, il progetto
Il progetto è stato presentato nel 2019 e sono stati svolti test in diverse lingue e contesti culturali. L’intento è raggiungere un totale di undici lingue in venti Paesi.
A differenza dei classici “mattoncini”, nei braille bricks gli stund (ovvero i bottoni presenti nella parte superiore) sono disposti in modo da corrispondere alle lettere e ai numeri dell’alfabeto Braille. Viene riportata, inoltre, la versione stampata della lettera, numero o simbolo, permettendo così l’utilizzo in contesto scolastico e garantendo il gioco in condizione di parità.
Dal 2020 i mattoncini, sviluppati e testati in collaborazione con organizzazioni a tutela delle persone non vedenti di tutto il mondo, sono forniti gratuitamente a scuole selezionate e istituzioni dove si offrono servizi educativi rivolti ai bambini con problemi di vista.
Il sito web
Il concetto pedagogico dei Braille Bricks è quello di far imparare attraverso il gioco, senza ostacolare la creatività e l’ispirazione che da sempre garantiscono i mattoncini del produttore danese.
Per questo motivo nel sito https://legobraillebricks.com/ la Lego ha messo a disposizione materiale pedagogico, seppur in lingua inglese, volto a offrire spunti per attività pre-braille e braille.
Su Facebook è anche disponibile un gruppo composto principalmente da educatori che intendono lavorare insieme condividendo buone pratiche, idee creative ed esperienze di gioco con i Lego Braille Bricks.
Emanuele Boi