La miniserie Netflix che apre le porte all’inclusione
Approda il 2 novembre su Netflix e avrà come protagonista l’attrice non vedente Aria Mia Loberti “Tutta la luce che non vediamo”, la serie tv tratta dal romanzo best-seller e vincitore del Premio Pulitzer “All the light we cannot see” .
La scelta di annoverare nel cast, accanto a Mark Ruffalo e Hugh Laurie, una ragazza affetta da acromatopsia (malattia genetica dell’occhio caratterizzata da cecità ai colori, nistagmo, fotofobia e grave riduzione dell’acuità visiva) rappresenta un primo importante passo verso l’inclusione degli attori non vedenti nel mondo delle produzioni audiovisive. Un mondo dove ancora troppo spesso i ruoli di personaggi con disabilità visiva vengono interpretati da attori vedenti.
Tra i produttori della miniserie troviamo anche Joe Strechay, esperto di disabilità e inclusione dell’industria dell’intrattenimento che ha già prestato la propria esperienza come persona non vedente in produzioni precedenti.
“Tutta la luce che non vediamo” si preannuncia quindi come un prodotto completamente inclusivo e forse farà da apripista per altre produzioni che vorranno seguirne l’esempio.
La trama
L’adattamento in quattro episodi del romanzo best-seller di Anthony Doerr (2014) pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2017, racconta la storia di Marie-Laure LeBlanc, una ragazza francese cieca il cui coraggio e la cui speranza fanno da contraltare alla violenza e alla distruzione della Seconda Guerra Mondiale. Intrecciando le vite di Marie-Laure e del suo amico Werner nel corso di un decennio, “Tutta la luce che non vediamo” racconta la storia dell’incredibile potere dei legami tra le persone, un faro di luce che può guidarci anche nei tempi più bui.
Marie-Laure e suo padre, Daniel Le Blanc, fuggono dalla Parigi occupata dai tedeschi con un diamante leggendario per impedire che finisca nelle mani dei nazisti. Braccati senza sosta da un crudele ufficiale della Gestapo che vuole impossessarsi della pietra preziosa per il suo interesse personale, trovano presto rifugio a St.Malo dove vanno a vivere con uno zio solitario che diffonde le trasmissioni clandestine per la resistenza.
In questa cittadina sul mare, una volta idilliaca, il percorso di Marie-Laure incrocia inevitabilmente quello di un’improbabile anima gemella: Werner, un adolescente brillante arruolato dal regime di Hitler per rintracciare le trasmissioni illegali, che invece possiede un legame segreto con lei e con la sua fiducia nell’umanità e la sua speranza.
L’attrice protagonista
Nata e cresciuta nel Rhode Island, Aria Mia Loberti ha frequentato l’ Università del Rhode Island dal 2016 al 2020, dove si è laureata con lode in Filosofia, Scienze della comunicazione e Scienze politiche. Grazie a una borsa di studio ha conseguito il master in retorica antica con lode nel 2021 presso la Royal Holloway di Londra. Ha poi iniziato i suoi studi di dottorato in retorica antica presso la Pennsylvania State University nel 2021.
La Loberti ha ottenuto la parte di Marie Laure superando una selezione a livello mondiale. Fan del libro, quello nella miniserie prodotta da Netflix è il suo primo ruolo da attrice in assoluto.
Roberta Gatto