C’è il protocollo d’intesa e ora la banche diventano più inclusive
Garantire ai titolari della Carta Europea della Disabilità l’accesso in via agevolata a servizi bancari e finanziari. Questo tra gli obiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Abi – Associazione Bancaria italiana e l’Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio.
Gli obiettivi del protocollo
Nello specifico, il protocollo stabilisce tre obiettivi: la diffusione della conoscenza della Carta Europea della Disabilità all’interno del mondo bancario e delle fondazioni di origine bancaria. Tutto questo, supportando e migliorando l’accessibilità e l’inclusione delle persone con disabilità; facilitare la possibilità per i titolari della carta di usufruire di agevolazioni e modalità semplificate di accesso a prodotti e servizi bancari; di supportare e favorire, con specifico riferimento alle fondazioni di origine bancaria, i titolari della carta nella fruizione del patrimonio artistico e culturale di proprietà mediante specifiche agevolazioni per l’accesso ai propri spazi in cui sono allestite mostre o altre esposizioni temporanee.
Carta Europea della Disabiltà, cosa è
La Carta Europea della Disabilità è il documento che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate. La carta rientra all’interno del progetto europeo Eu Disabiliy Card che ha come obiettivo il mutuo riconoscimento della condizione di disabilità fra i Paesi aderenti.
Possono richiedere la carta, tramite apposita procedura online sul sito dell’Inps, invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata pari o maggiore del 67 per cento; invalidi civili minorenni; cittadini con indennità di accompagnamento; cittadini con certificazione ai sensi della Legge 104/1992, Art 3 comma 3; ciechi civili; sordi civili; invalidi e inabili ai sensi della Legge 222/1984; invalidi sul lavoro con invalidità certificata pari o maggiore del 35 per cento; invalidi sul lavoro o con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica; inabili alle mansioni (ai sensi della Legge 379/1955, del DPR 73/92 e del DPR 171/2011) e inabili (ai sensi della Legge 274/1991, art. 13 e Legge 335/1995, art. 2) e, infine, da cittadini titolari di Trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.
Banca Sella, nuove carte di debito all’insegna di inclusività e sostenibilità
E all’insegna dell’inclusività e della sostenibilità, vi è pure l’iniziativa di Banca Sella. Le nuove carte di debito, infatti, hanno un bordo smussato riconoscibile al tatto. Questo le rende facilmente identificabili dalle persone non vedenti o ipovedenti, agevolando così le loro esperienze di pagamento.
Le carte sono realizzate con il Pvc riciclato. Tale scelta permette di ridurre del 36 per cento, rispetto al materiale plastico standard, le emissioni di Co2 nell’ambiente. Già la carta Sella Junion, pensata per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, è realizzata in “Parley Ocean Plastic”, ovvero un materiale completamente riciclato ricavato da oggetti di plastica raccolto sui fondali marini e sulle spiagge.
Oltre Banca Sella, sono diversi gli istituti di credito e le aziende (esempio Mastercard) che, rispondendo alle esigenze delle persone con disabilità visive (stimate nel mondo in almeno 2 miliardi nel 2019), realizzano le proprie carte dotandole di caratteri Braille o con design facilmente riconoscibili al tatto.
Emanuele Boi