Gli stipendi più alti? La classifica retributiva delle città italiane dice Milano
Secondo il Geography Index (una classifica delle retribuzioni medie rilevate nelle province e pubblicata con l’obiettivo di fornire un quadro chiaro e comparabile delle retribuzioni a livello nazionale), la regione con gli stipendi più alti sarebbe la Lombardia. La retribuzione media? 33.452 euro. Al secondo e al terzo posto troviamo, rispettivamente, il Lazio con 32.360 euro e la Liguria con 32.156 euro.
Le Province più Ricche d’Italia
La classifica vede sempre in testa Milano, che vanta una retribuzione media di 36.952 euro, mentre al secondo e al terzo posto si posizionano rispettivamente Trieste, con 34.555 euro, e Bolzano, con 34.067 euro.
Il caso Milano
Il capoluogo lombardo non si limita a essere in testa alla graduatoria provinciale, ma è anche la città con la retribuzione più alta rapportata alla popolazione residente. Nel 2021, il guadagno pro capite ammontava infatti a ben 30.464 euro, due volte e mezzo la media nazionale di 12.473 euro e ben nove volte superiore a quella di Rieti, in fondo alla classifica retributiva.
Altre grandi città italiane che occupano posizioni significative nella graduatoria sono Roma, al quarto posto con 33.472 euro, Bologna, settima con 32.557 euro, e Torino, nona con 32.523 euro. Al 17esimo posto c’è Firenze con 31.357 euro, Venezia è al 29esimo posto con 30.555 euro, mentre Palermo occupa la 60esima posizione con 28.629 euro. Bari è al 64esimo posto con 28.324 euro, Napoli è 68esima con 28.035 euro, Catania è 84esima con 27.221 euro e Nuoro occupa la 102esima posizione con 25.905 euro.
Le Province con gli stipendi più bassi
A chiudere la classifica in negativo troviamo Ragusa, che si posiziona all’ultimo posto con 24.129 euro, Crotone con 25.455 euro e Matera con 25.694 euro.
Infine, il report evidenzia come alcune province limitrofe all’interno della stessa regione possano presentare differenze significative nelle retribuzioni. La disparità nei salari può essere attribuita a vari fattori, tra cui la presenza di distretti industriali o poli di specializzazione economica in grado di attrarre competenze di alto livello e con salari quindi più elevati.
Roberta Gatto