“Suono di spade”, ovvero la scherma per non vedenti
Presentato lo scorso 14 settembre a Livorno in occasione della giornata dedicata allo sport paralimpico dal titolo “Strabilianti” il video prodotto da Next New Media curato da Arianna Scarnecchia, Veronica Sauchelli e Marco Colombo dove protagonista principale è la scherma per persone non vedenti.
Un anno di impegno e fatica alle prese con duelli a suon di spade: questo è ciò che viene mostrato nel video-documentario dove sono state seguite le imprese degli atleti non vedenti fino ai campionati italiani di categoria.
L’obiettivo che ci si è imposti è sempre quello di informare e abbattere barriere e stereotipi che ancora circondano il mondo della disabilità visiva.
La scherma per non vedenti
Ma in cosa consiste la disciplina e come è stata adattata agli atleti non vedenti? Innanzitutto, la scherma per non vedenti prevede l’uso della sola spada e questo per motivi legati alle regole di assegnazione dei punti (è l’unica che ha come obiettivo delle stoccate su tutto il corpo). L’arma non si discosta troppo dal fioretto e non gli è di certo inferiore per eleganza e bellezza. Sempre a proposito di stile, le divise per i non vedenti sono identiche a quelle degli altri atleti: classica divisa bianca protettiva e maschera.
Stesso discorso per la spada: diversamente da quanto accade con altre discipline, infatti, l’arma non è stata modificata per essere utilizzata da chi non vede. Unici accorgimenti sono quindi un binario lungo la pedana e un segnalatore di suoni differenziato per assegnare le stoccate.
Incrociare le spade
Come nella scherma classica, i duellanti si posizionano sulla pedana uno di fronte all’altro. È poi l’arbitro a unire le due spade in modo da mantenere il contatto tra gli schermidori per poi dare il via alla gara. A questo punto, sempre mantenendo almeno uno dei piedi sul cavo centrale della pedana, gli avversari cominciano a colpire e schivare finché non si sente una segnalazione sonora che rivela il punto.
La scherma per non vedenti è uno sport completo e sicuro e favorisce le capacità di coordinamento corporeo e di orientamento spaziale. Aiuta a prendere fiducia sulle proprie capacità e, dettaglio non da poco, è divertente e dinamica favorendo così la socializzazione.
Chi ha sempre sognato di impugnare una spada e sfidare un avversario al grido di “En garde!”, questa è una disciplina adatta. Per saperne di più è possibile contattare la Federazione Italiana Scherma Non vedenti ben felice di fornire tutte le informazioni di cui si avrà bisogno.
Roberta Gatto