È spagnola la prima deputata con sindrome di Down. Il suo cavallo di battaglia? «Inclusione»
Si chiama Mar Galcerán ed è la prima rappresentante del Partido Popular con sindrome di Down a entrare in parlamento come deputata. Il suo percorso, caratterizzato da un curriculum di tutto rispetto e da una passione per la politica coltivata fin da giovane, dimostra come le persone con “diverse abilità”, come lei stessa ama definirsi, possono assumere posizioni di rilievo e responsabilità alla guida del Paese.
L’Inclusione come missione
Per Mar Galcerán, il seggio al Parlamento di Valencia rappresenta non solo un traguardo personale, ma una straordinaria opportunità per sfidare i pregiudizi e dimostrare come le persone con diverse abilità possiedono tutte le capacità necessarie per ricoprire incarichi di questo tipo. La neo-deputata si propone infatti di abbattere barriere e luoghi comuni legati alla sindrome di Down e alla disabilità in generale. E l’ha chiarito fin da subito, sottolineando come «la scelta delle parole sia uno dei primi passi verso l’inclusione». La Galcerán preferisce essere identificata come “persona con abilità diverse” piuttosto che come “disabile”, spostando così il focus sulla persona, prima che sulla condizione di disabilità. Il suo desiderio è infatti che si parli di lei per le sue competenze e il suo impegno politico, non per la sua condizione fisica, perché «un cromosoma in più non debba mai essere motivo di discriminazione sociale».
Nonostante sia consapevole di come la strada verso una completa inclusione sia ancora lunga e difficile, la deputata non si lascia sconfortare da chi non intende cambiare il proprio punto di vista sulla disabilità. Anzi. La Galcerán è infatti sicura di come il cambiamento sia possibile, soprattutto quando si ha dalla propria parte una comunità pronta a sostenere queste battaglie.
Un messaggio di speranza
Attraverso il suo account Facebook, Mar Galcerán ha quindi ringraziato la Comunità spagnola per il sostegno ricevuto e lo ha fatto attraverso un messaggio profondo e pieno di speranza, soprattutto per i giovani e i loro genitori: «Alle famiglie che lottano per il futuro dei loro figli, dite loro che li sostenete sempre, che credete in loro, che lavorate con speranza ed entusiasmo perché questa è la chiave affinché i vostri figli possano andare avanti e raggiungere i loro obiettivi, perché è possibile».
Roberta Gatto