Bonus domotica: cos’è e come richiederlo
Rendere la propria casa intelligente permette di risparmiare non solo tempo ed energie, ma anche sulle bollette. Inoltre, per le persone con disabilità, è un vero e proprio ausilio all’autonomia domestica.
La domotica consiste infatti in tutti quei dispositivi tecnologici (dalle luci all’impianto di riscaldamento), in grado di permettere di migliorare la qualità della vita in casa come ad esempio, utilizzando dei comandi vocali per far funzionare un impianto o regolando l’accensione e lo spegnimento di uno scaldabagno anche a distanza, riducendo così i costi in bolletta.
Installazione semplice
Domotizzare la propria abitazione è semplice e non richiede interventi particolarmente invasivi; infatti, i dispositivi solitamente vengono collegati a una centrale di controllo che ne permette la gestione tramite app. Un esempio può essere Alexa, che permette di accendere e spegnere le luci o attivare la macchinetta del caffè.
Di conseguenza, trasformare la casa in una smart home non richiede di installare cavi o di intervenire con opere di muratura, e risulta così molto facile e veloce. Un motivo in più per affidarsi alle nuove tecnologie anche nella gestione della casa.
Bonus domotica 2024: i limiti di spesa
Anche per queste ragioni, il Governo ha deciso di prorogare il bonus domotica fino al 31 dicembre 2024: la misura economica, che era stata introdotta con la legge di bilancio del 2022 e compresa nell’Ecobonus per l’efficientamento energetico, consente di risparmiare sui consumi di energia e comprende interventi di automazione e controllo a distanza.
L’attuale bonus domotica può essere richiesto da chi ha acquistato, a partire dal 1° gennaio 2022, dispositivi di automazione per la casa. La detrazione fiscale Irpef corrispondente può arrivare fino al 65 per cento, con un tetto di 15mila euro. Una volta inoltrata la richiesta all’Agenzia delle Entrate, la detrazione verrà applicata in 10 rate annuali. Il bonus riguarda non solo l’acquisto, ma anche l’installazione. Per ottenerlo, il pagamento dovrà necessariamente avvenire tramite sistemi tracciabili, come carta di credito o bonifico bancario (per i titolari di redditi d’impresa è sufficiente disporre di idonea documentazione che provi gli interventi effettuati. I documenti andranno trasmessi telematicamente all’Enea (Ente Nazionale Efficienza Energetica) entro 90 giorni dalla fine dei lavori e sarà necessario riportare le spese nella successiva dichiarazione dei redditi.
Chi può richiedere il Bonus Domotica 2023
Possono richiedere il Bonus Domotica 2023 tutte le persone fisiche, compresi gli esercenti di arti e professioni, i contribuenti titolari di reddito d’impresa, associazioni di professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale e gli istituti per le case popolari e le cooperative di abitazione.
Possono richiedere il Bonus Domotica 2023 anche gli inquilini autorizzati a eseguire lavori di ristrutturazione, a patto che il contratto di locazione sia regolarmente registrato e coloro che hanno diritto alla Legge 104. In questo caso la detrazione arriva fino al 75 per cento per la rimozione delle barriere architettoniche.
Bonus domotica 2023: quali spese si possono detrarre?
Rientrano nelle detrazioni previste dalla misura, tutte quelle spese necessarie alla fornitura e alla posa in opera delle apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione di sistemi di Building Automation per gli impianti termici.
tra questi, i sistemi di monitoraggio e regolazione automatica per i consumi legati a riscaldamento, raffreddamento, ventilazione, illuminazione e gestione dell’energia.
Restano escluse dal bonus, invece, le spese per l’acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con le apparecchiature, come telefoni cellulari, tablet e personal computer o dispositivi similari.
Per ottenere la detrazione, infine, è necessario presentare un certificato di conformità dei requisiti rilasciato dal professionista qualificato, l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape) che fornisce dettagli sull’efficienza energetica dell’abitazione e una scheda informativa sugli interventi realizzati che fornisca dettagli sulla proprietà dove sono stati eseguiti.
Roberta Gatto