Una proposta di regolamento europeo viola i diritti umani delle persone con disabilità
Il testo della Proposta di regolamento sulla protezione transfrontaliera degli adulti, proprio non piace. A lamentarsi sono in tanti tra cui l’Edf, il Forum europeo sulla Disabilità in una nota. Riferendosi all’iniziativa intrapresa dalla Commissione Europea nello scorso mese di maggio riguardante la Proposta di regolamento sulla competenza giurisdizionale, sulla legge applicabile, sul riconoscimento e sull’esecuzione delle misure e sulla cooperazione in materia di protezione degli adulti (disponibile a questo link: https://commission.europa.eu/document/6ff766ad-aca6-4b27-a3cd-b7a9afe8857d_en ), l’Edf ha espresso tutte le sue contrarietà.
La Legge riguarda le persone con disabilità e anziane vengono ritenute «non in grado di proteggere i propri interessi» in una situazione transfrontaliera. In una tale situazione possono trovarsi persone che possiedono beni o proprietà in un altro Paese, oppure che cercano cure mediche all’estero o che si trasferiscono in un altro Stato Membro dell’Unione Europea.
Le critiche per come viene trattata la materia non sono nuove. Già in agosto due esperti delle Nazioni Unite avevano criticato quella Proposta di regolamento perché non conforme ai trattati internazionali sui diritti umani e in particolare alla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Adesso anche l’Edf si unisce alle critiche degli esperti esprimendo preoccupazione. In particolare, vengono criticati il riconoscimento della privazione della capacità giuridica in tutta l’Unione. La Proposta infatti, faciliterebbe il riconoscimento automatico delle misure che privano le persone della loro capacità giuridica come ad esempio la tutela e curatela anche nei Paesi che hanno abolito la privazione totale della capacità giuridica. Non solo: anche la mancanza di chiarezza riguardo al riconoscimento dei meccanismi decisionali supportati. La Proposta infatti, non menziona esplicitamente il riconoscimento dei meccanismi decisionali supportati. E si tratta di misure richieste dalla citata Convenzione Onu e pure stabilite dalla Legge in tredici Stati Membri dell’Unione Europea. Contro gli obblighi dell’Unione Europea e di tutti gli Stati Membri, ai sensi della citata Convenzione Onu e contro l’attuale sforzo di de istituzionalizzazione, nella Proposta, il collocamento transfrontaliero degli adulti viene agevolato negli istituti, compresi gli istituti residenziali e psichiatrici.
È necessario quindi che il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea modifichino la Proposta di Regolamento proprio per evitare violazioni dei diritti umani ai danni delle persone con disabilità e di quelle anziane.
Bachisio Zolo