La testimonianza diretta di una protagonista a uno dei progetti europei curati da Ierfop
A Valentina Incani abbiamo chiesto di raccontarsi e raccontare come ha vissuto l’esperienza offerta da Ierfop nel campo della formazione europea. La trentaseienne di Cagliari, laureata in Scienze dei servizi giuridici ed ex speaker di Radiolina, lo ha fatto con la sua consueta buona dose di autoironia e diverse riflessioni su disabilità ed empowerment.
«Nel 2023 ci sono ancora molti tabù sulla disabilità e sulle problematiche inerenti» ci spiega, «ma sono convinta che se tutti ci diamo da fare si possano raggiungere ottimi risultati».
Per questo ha subito detto sì al progetto “Eesi-Digi”, nonostante qualche timore iniziale: «avevo paura di non farcela. La mia unica aspettativa era quella di tornare a casa senza il trasportino di “TAFFO FUNERAL SERVICE”» (ride).
Paure che sono state presto superate, anche grazie all’organizzazione di Ierfop che l’ha fatta sentire “coccolata”. «Assolutamente sì. Tutto è stato gestito egregiamente; anche nel momento in cui si è verificato un “inconveniente aereoportuale “a Monaco. Abbiamo avuto dei problemi di cambio gate, ma siamo riusciti comunque a prendere il volo».
I corsi
«Ho partecipato al progetto sia a Budapest che a Vilnius» prosegue Valentina. «I corsi ci hanno insegnato l’uso di software e applicazioni in materia di accessibilità, quali ad esempio Nvda, Zoomtext e voice over. Alla fine abbiamo fatto un test a cui è seguita una certificazione europea».
Formazione quindi, ma non solo. L’esperienza ha lasciato i ragazzi arricchiti anche dal punto di vista umano. «Ho imparato che in viaggio il metabolismo accelera» ha detto Valentina. «A parte gli scherzi, sono tornata con una nuova consapevolezza anche emotiva. Per questo devo ringraziare il supporto di Ierfop nella figura del dottor Luca Gaviano e il mio team, che è diventato una seconda famiglia».
Insomma, un’esperienza che porterà sempre nel cuore e che potrà sfruttare a 360° nella vita privata e professionale.
Roberta Gatto