Non sei sola: 37 secondi per dire no alla violenza sulle donne. Anche con disabilità
In un video di soli 37 secondi compaiono i volti di diversi protagonisti dello sport chiamati a fare da testimonial alla campagna antiviolenza promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il tutto, in collaborazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria e il Dipartimento per lo Sport.
Il filmato, caricato sul canale YouTube istituzionale lo scorso 25 novembre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere, mira a promuovere il numero telefonico 1522. Questo servizio, voluto dallo stesso dipartimento alle Pari Opportunità, si propone come numero antiviolenza e antistalking e si rivolge a tutte le donne, anche a quelle con disabilità.
I testimonial
A dare voce allo spot sono stati chiamati infatti Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma, Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale di calcio italiana, Irma Testa, campionessa olimpica e mondiale del pugilato, Filippo Tortu, campione olimpico di velocità, Massimiliano Rosolino, campione olimpico di nuoto, e Sara Gama, calciatrice della nazionale italiana.
Il messaggio veicolato è il seguente: «Subisci un maltrattamento fisico o psicologico? Sei vittima di violenza e stalking? Non sei sola, non sei sola, non sei sola, non sei sola, non sei sola. Chiama o contatta il 1522».
Una campagna inclusiva
La novità di questa campagna pubblicitaria sta nella presenza, per la prima volta, di una donna con disabilità presentata non come vittima, ma come protagonista attiva della campagna: Bebe Vio, in qualità di eccellenza dello sport ci ricorda come tutte le donne (anche quelle con disabilità) abbiano una loro dignità e rilevanza sociale.
Inoltre, lo spot è sottotitolato per le persone sorde. Non è però audio descritto, rendendo quindi impossibile alle persone con disabilità visiva riconoscere chi stia parlando. Si tratta di una pecca a cui si spera venga posto rimedio nelle prossime campagne.
Non solo linea telefonica
Nonostante si faccia spesso riferimento alla possibilità di contattare telefonicamente il 1522, viene poi spesso ricordato come il servizio sia disponibile anche via chat e via app, canali più discreti e per questo prediletti non solo da donne con disabilità sensoriali o verbali ma anche dalle donne in generale.
Infine, la presenza di tre testimonial donne e di tre uomini ricorda quanto sia importante che anche questi ultimi prendano parte alla lotta contro la violenza di genere così da creare una società più equa e rispettosa delle differenze.
Roberta Gatto