“Talking Hands”, il progetto internazionale di Ierfop per imparare la Lis
Comunicare è fondamentale per l’essere umano. Fin dagli albori della storia, le informazioni importanti per la sopravvivenza sono state tramandate dapprima in forma visiva, usando simboli e immagini, poi in forma orale e infine in forma scritta con la nascita degli alfabeti.
Appare quindi evidente quanto sia necessario trovare il giusto canale comunicativo a seconda del contesto in cui ci si trova, per scambiare informazioni, condividere bisogni e stati d’animo, o anche semplicemente per creare una rete di contatti che arricchiscano le nostre vite.
Per chi non sente, però, questo può essere talvolta davvero difficile. Soprattutto nel nostro Paese, dove ancora la Lingua dei segni è appannaggio della sola comunità delle persone sorde e di chi (operatori, amici e familiari) ha necessità di comunicare con loro.
Ma cosa accade quando una persona con disabilità uditiva compie azioni quotidiane fuori dalla propria rete di conoscenze? Quando, ad esempio, deve ordinare un caffè al bar, o pagare la spesa alla cassa.
Ecco allora che la conoscenza della Lis (lingua dei segni italiana) diventa uno strumento indispensabile per superare le barriere comunicative.
Il progetto Talking Hands
Fortemente voluto da Ierfop Onlus, il progetto “Talking Hands” si propone di colmare il gap comunicativo insegnando la lingua dei segni a tutti coloro che fossero interessati, specialmente a famigliari e amici di persone sorde, oltre che a queste ultime.
I partner
Il progetto vede coinvolte diverse realtà provenienti dall’Italia, come Prism Impresa Sociale, dalla Grecia (Oecon Group Consulenti per le imprese e lo sviluppo); dalla Svezia (Sensus studieförbund), dalla Polonia (Fpsl), dalla Croazia (Dodir) e dalla Slovenia (Uri-Soča – Istituto universitario di riabilitazione della Repubblica di Slovenia).
Gli obiettivi
Realizzare una piattaforma online liberamente fruibile, dove raccogliere e registrare le lezioni di lingua dei segni delle lingue dei Paesi partecipanti, insieme ai materiali delle lezioni, sono gli obiettivi principali del progetto.
Sono inoltre previste diverse attività, tra cui lo sviluppo di una guida metodologica e la stesura di un report nazionale.
Roberta Gatto