Inps, alle Commissioni mediche il compito delle certificazioni di disabilità
Estesa alle Commissioni Mediche Integrate delle Asl la possibilità di presentare domanda per il rilascio delle diverse certificazioni delle persone con disabilità. La novità, introdotta durante l’emergenza sanitaria legata al Covid è stata mantenuta ed estesa con il messaggio Inps n.77 dell’8 gennaio 2024.
Il messaggio
Si legge infatti: «facendo seguito al messaggio n. 3574 del 1° ottobre 2022 e con riferimento alla gestione Invalidità civile, con il presente messaggio si comunica l’estensione del servizio “Allegazione documentazione Sanitaria”, […], anche per le attività delle Commissioni Mediche Integrate (Cmi) relative alle prime istanze e agli aggravamenti nei territori in cui la prima visita è di competenza dell’Azienda Sanitaria Locale (Asl)».
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale precisa come la procedura è introdotta in fase sperimentale, per questo motivo è necessario che l’Asl esprima la volontà di aderire al servizio. Dovrà procedere, quindi, a richiedere l’abilitazione tramite la Direzione regionale o la Direzione di coordinamento metropolitano dell’Inps di riferimento. Conclusa la fase sperimentale, il servizio sarà attivato presso tutte le Asl e l’Inps darà comunicazione con apposito messaggio.
Si legge ancora: «la disposizione permette che le Commissioni mediche Inps preposte all’accertamento delle minorazioni civili e dell’handicap, possano redigere i relativi verbali basandosi sulla sola documentazione medica qualora questa consenta una valutazione obiettiva […]».
E ancora, «tale procedura si applica sia alle domande di primo accertamento e di aggravamento dove l’Inps procede direttamente alla valutazione degli stati invalidanti in convenzione con le regioni, sia alle revisioni sanitarie disciplinate dal Decreto-Legge 90/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 114/2014».
Perché la documentazione venga accettata dovrà essere allegata in formato pdf con una dimensione massima di 2Mb per documento.
Tempistiche e nuove funzioni
Nel caso in cui la documentazione venga ritenuta non sufficiente o non permetta una esauriente valutazione obiettiva, la Commissione Medica Integrata, può convocare a visita diretta l’interessato.
Tuttavia l’Inps rende noto come il servizio determini una variazione del flusso operativo della procedura di Verifiche ordinarie della Asl (Voa). Vediamo nello specifico in che modo.
Le nuove domande acquisite non sono rese disponibili immediatamente alla funzione di calendarizzazione della Asl. Questo per fare in modo che decorrano i tempi utili al cittadino per allegare la documentazione sanitaria.
L’intervallo di tempo può essere configurato da ogni Asl e va formulato separatamente. Di default è pari a 5 giorni per le domande oncologiche, mentre per quelle non oncologiche è pari a 15 giorni.
Inoltre, grazie alla nuova funzione “Valutazione documentazione sanitaria” è possibile una valutazione preliminare della documentazione trasmessa dai cittadini.
Il medico che procede alla validazione potrà validarla come idonea, per poi redigere il verbale degli atti. Nel caso di documentazione incompleta o non idonea, invece, la documentazione non sarà validata e la domanda sarà resa disponibile per la calendarizzazione e la conseguente convocazione a visita.
Emanuele Boi