Gli sportelli Bancomat non sono ancora del tutto accessibili alle persone con disabilità visiva. È quanto denuncia la EBU (European Blind Union) in un documento intitolato “Enhancing the accessibility of
payment terminals” (Come migliorare l’accessibilità dei terminali di pagamento).
«Le soluzioni sviluppate per completare le transazioni con questi dispositivi mancano ancora delle caratteristiche di accessibilità adatte alle esigenze delle persone cieche e ipovedenti» denuncia l’Unione. «Con questo documento abbiamo quindi elaborato una serie di raccomandazioni affinché questi strumenti siano progettati in un modo più inclusivo per gli utenti con disabilità visiva».
Cosa non va
Secondo il documento dell’EBU, il design moderno degli sportelli Bancomat renderebbe impossibile l’accesso ai servizi da parte di persone cieche e ipovedenti, perché è stato fatto «molto affidamento sui touch screen, a scapito però dell’accessibilità per le persone con disabilità visive» che restano quindi tagliate fuori da una partecipazione attiva all’economia.
Una legge imperfetta
«La Legge Europea sull’Accessibilità (European Accessibility Act)» continua il documento, «stabilisce sì la legislazione in questo àmbito e fornisce le raccomandazioni generali, ma non definisce gli specifici requisiti tecnici per i terminali di pagamento accessibili».
Per questo motivo, l’Unione ha deciso di stilare una serie di «raccomandazioni soluzioni e buone pratiche per lo sviluppo di transazioni più accessibili».
Infine, l’Unione utilizzerà il documento anche per dare il via a un dialogo con i produttori dei terminali di pagamento, in modo da garantirne l’accessibilità.